Sulla mia pelle: Ilaria Cucchi abbraccia Alessandro Borghi dopo il film a Venezia

La sorella di Stefano Cucchi, la cui storia è raccontata nel film Sulla mia pelle, ha abbracciato Alessandro Borghi dopo la premiere. Poi chiede: Voglio incontrare Salvini e fargli abbassare lo sguardo.

Sulla Mia Pelle Alessandro Borghi
Sulla mia pelle: Alessandro Borghi in una scena del film

Un abbraccio forte e commosso, quello che oggi si sono scambiati Alesandro Borghi e Ilaria Cucchi, rispettivamente protagonista del film Sulla mia pelle, presentato a Venezia e sorella di Stefano Cucchi, il ragazzo ucciso in carcere nel 2009, dopo essere stato fermato dalla polizia. Borghi interpreta Cucchi nel film ed era presente in sala, visibilmente commosso dopo la proiezione di un film che rievoca una delle vicende più dolorose, cupe e tragiche della cronaca recente.

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Ilaria Cucchi ha voluto condividere proprio il video che documenta questo emozionante abbraccio tra lei e Alessandro Borghi, e in un post toccante si rivolge direttamente a suo fratello. "Guardo il cielo sperando di poter incontrare il tuo sguardo. Non vedo nulla. Solo le luci accese della sala Darsena dove è appena terminato il film sulla tua morte. Sento gli applausi della gente. Prendo l'abbraccio di Alessandro e Jasmine e poi anche quello di Max. Le 1500 persone che stipano il cinema si stringono tutte intorno, quasi tutte in lacrime."

Voglio incontrare questo famoso ministro Salvini

Alla fine del post, che potete leggere nella sua completezza in fondo a questa pagina, Ilaria si rivolge al ministro dell'interno Salvini, che "sta facendo passerella e cene di gala a Venezia. Voglio incontrare questo famoso ministro Salvini. Pubblicamente. Guardarlo negli occhi. Fargli abbassare quello sguardo freddo ed inespressivo. A Ste, questo non avrà mai il coraggio. E poi lui si che fa parte della casta. Non abbiamo giustamente preso un euro da questo film ma la soddisfazione è tanta. Tu sei un atto d'accusa vivente, sì, vivente, contro quel modo di pensare ignorante e violento. Tu che di violenza sei morto. Ti abbraccio forte forte. Come hanno abbracciato me."