David Ayer ha rivelato che vorrebbe una proiezione che diventi metaforicamente un funerale per il suo film Suicide Squad.
Il regista da tempo sperava che la sua versione dell'avventura dei personaggi della DC arrivasse sugli schermi, un po' come accaduto con Zack Snyder e la sua Justice League, tuttavia ha ammesso che non ci sono possibilità che questo accada.
La sofferenza provata dal regista
Il regista David Ayer, parlando di Suicide Squad, ha dichiarato: "Quella è la parte più difficile della mia carriera. Ho realizzato un film grandioso. Ho girato un film fantastico. Lo dichiaro pubblicamente. Chiunque voglia negarlo venga a dirmelo in faccia. Avere qualcosa in cui ho messo così tanto amore e così tanto cuore che viene portato via, modificato radicalmente... Conoscete quel meme di Eric Andre in cui si spara al tizio e dice 'Perché l'hai fatto?'. Quello è stato per me quanto accaduto con Suicide Squad. 'Perché lo avete fatto?. Io non l'ho fatto".
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Una chance di chiudere un capitolo
Il filmmaker ha aggiunto che continua a ricevere delle critiche non legate a scelte presa da lui: "Ogni volta che un nuovo film esce in quell'ambito si ricomincia. Vengo attaccato per qualcosa che non ho fatto. Lo trovo piuttosto ingiusto e, alla fine, a questo punto lo capisco, si tratta del sistema aziendale americano. Delle proprietà intellettuali delle società. Queste sono compagnie da vari miliardi di dollari, ma penso che strappare le viscera di un filmmaker in quel modo sia piuttosto ingiusto".
David Ayer ha quindi concluso spiegando la sua speranza: "Vorrei una proiezione in stile 'estrema unzione'. Una proiezione 'funerale', anche solo per riunire il cast e la troupe e mostrare a loro cosa avevamo fatto in realtà. Quello sarebbe giusto per tutti".