Stop al remake di Old Boy per Steven Spielberg e Will Smith

Problemi legali legati ai diritti di adattamento del manga originale giapponese a cui il capolavoro coreano è ispirato impedirebbero a Steven Spielberg di procedere con la produzione. I fans tirano un sospiro di sollievo.

Quando sul web è circolata la notizia che voleva Steven Spielberg e Will Smith impegnati nella pre-produzione del remake del capolavoro coreano Oldboy, insieme allo sceneggiatore di Poseidon, i fans di Park Chan-wook sono rabbrividiti. Non sono bastate le precisazioni legate al fatto che non si tratterà di un vero e proprio remake, ma piuttosto di un adattamento in chiave americana dell'originale manga giapponese realizzato da Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya, al quale il film coreano si ispira. Anche se il libro e il film divergono l'uno dall'altro, i fan non hanno ugualmente apprezzato la notizia. Ora però giunge una voce che, se confermata, potrebbe compiacere non pochi estimatori di Old Boy. Pare infatti che che l'editore giapponese Futabasga abbia citato in giudizio la casa di produzione coreana Show East per la questione dei diritti del remake hollywoodiano.

Futabasha ha deciso di seguire le vie legali per confermare la mancanza di un contratto tra le due parti, dovuto a un mancato accordo. Secondo l'editore la Show East ha violato alcune condizioni postegli vanificando i precedenti patti e questo impedirebbe di procedere alla lavorazione del remake che sarebbe già in mano alla Universal Pictures. La Show East ha firmato un primo contratto con Futabasha nel settembre 2002 e un secondo, che vanificava gli accordi del primo, nel dicembre 2003.

L'originale Old Boy che si è aggiudicato il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2004, entusiasmando il presidente della giuria Quentin Tarantino, narra la storia di un uomo che viene improvvisamente liberato dopo aver trascorso quindici anni rinchiuso senza motivo apparente, e dà inizio alla sua sanguinosa e spietata vendetta. Protagonista del film l'intenso attore coreano Choi Min-sik.