J.J. Abrams ha ribadito che Star Wars: L'ascesa di Skywalker, in uscita a dicembre, fungerà da conclusione per tutte e tre le trilogie della saga, portando a termine la lunga storyline dedicata alla famiglia Skywalker.
Intervistato da Entertainment Weekly, J.J. Abrams ha parlato dei timori legati al dover dare una conclusione definitiva al ramo principale della saga di Star Wars, inaugurato nel 1977: "I finali sono la cosa che mi spaventa di più. Si tratta di portare a termine questa storia in un modo significativo, emotivamente potente e anche soddisfacente a livello di dare le risposte al maggior numero possibile di domande. Bisogna far sì che, quando le persone in futuro guarderanno la saga intera, tutti e nove i film, possano vedere una storia coesa, nei limiti del possibile."
Precedentemente, durante il D23 ad agosto, J.J. Abrams aveva anche svelato che l'inquadratura finale è stata decisa con largo anticipo: "Sì, è stata una delle prime decisioni, ma non riguarda tanto l'inquadratura in sé, ma proprio l'ultima sequenza, è una cosa che... spero che vi piaccia." Mancano solo due mesi all'uscita di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, che a detta della Lucasfilm sarà l'ultimo lungometraggio legato alla famiglia di Luke e Anakin.
Il secondo trailer di Star Wars: L'ascesa di Skywalker uscirà la notte tra il 21 e il 22 ottobre, e chiarirà forse ulteriormente alcuni aspetti del progetto, tra cui il ritorno in scena dell'Imperatore Sheev Palpatine (Ian McDiarmid), ufficialmente defunto al termine de Il ritorno dello Jedi. Carrie Fisher, scomparsa nel dicembre del 2016 dopo aver completato le riprese di Star Wars: Gli ultimi Jedi, sarà presente tramite materiale inedito tratto dalle sue precedenti apparizioni nella trilogia sequel, ed è confermato anche il ritorno di Mark Hamill nei panni di Luke Skywalker, ora divenuto un cosiddetto Fantasma della Forza. Stando ad alcune indiscrezioni, il film dovrebbe avere una durata di 155 minuti, il che lo renderebbe il capitolo più lungo della saga.