Campione di incassi e di omaggi ai fan. Spider-Man: No Way Home presenta la ricomparsa di tanti personaggi del passato e omaggi alle precedenti saghe sull'Uomo Ragno. Secondo gli sceneggiatori, il cinecomic è riuscito a trovare il giusto equilibrio evitando il fan service più pigro e scontato.
Gli sceneggiatori Chris McKenna ed Erik Sommers hanno recentemente parlato con DiscussingFilm del loro lavoro sul film e dei numerosi riferimenti al passato che hanno fatto impazzire i fan. Ecco il loro commento la riguardo:
"Si tratta di trovare un equilibrio perché adoriamo i film precedenti, quelli di Sam Raimi e Marc Webb, e vogliamo rendere loro omaggio e rendere felici i fan. Ma non vuoi semplicemente fare un fan service pigro e funzionale a se stesso perché a un certo punto suonerà falso. È un atto di bilanciamento e in ogni momento devi pensare alla storia. Quindi, se vuoi davvero sentire questo cattivo dire la battuta che ha detto in quell'altro film, non puoi lasciare che questo ti spinga a trovare un momento per quello. Se l'operazione diventa forzata, finirai per scrivere qualche scena che forse non ha nemmeno bisogno di essere nel film".
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"Devi solo rimanere concentrato sul raccontare la storia di Peter Parker, e poi sperare di trovare opportunità per quei momenti lì dentro" proseguono gli autori. "Abbiamo lavorato con un sacco di persone intelligenti e di talento, e abbiamo studiato questi momenti creando situazioni e cercando di capire dove potevamo includere gli omaggi in un modo che sembrasse organico. Non lo abbiamo fatto solo per amor del fan service".
Fortunatamente per il duo, sembra che i fan abbiano amato universalmente il film anche per i suoi numerosi accenni alle pellicole passate, come conferma la nostra recensione di Spider-Man: No Way Home. E visto l'esito al box office, l'effetto nostalgia ha dato i suoi frutti.