A Natale Disney Pixar arriva nelle nostre case con Soul, nuovo film atteso da tempo. Ma da dove arriva l'ispirazione per quello che è un altro gioiellino del celebre studio d'animazione? Lo rivela il regista della pellicola, Pete Docter, ai microfoni di Comicbook.
La premessa del film - di cui abbiamo parlato nella recensione di Soul - è chiara fin dai primi materiali promozionali: Joe Gardner (Jamie Foxx) è un insegnante di musica che sogna una carriera come musicista jazz, ma poco prima di poter finalmente cogliere l'opportunità da sempre sognata, un incidente lo porta dalle strade di New York al Great Before, il luogo in cui le anime ricevono le loro personalità, interessi, e caratteristiche particolari prima che arrivino sulla Terra.
"Beh, diciamo che [l'ispirazione] mi è venuta pensando semplicemente alla domanda 'Dove eravamo prima di venire al mondo?'" ha affermato Docter.
"È impossibile per me concepire di non essere qui, ovviamente. Ma quando hai dei figli, è particolarmente bizzarro, perché sei lì e pensi 'Sono a casa con questo esserino che prima non esisteva. Ma cosa?!?'. E poi crescono, e tu inizi a pensare 'Avevano già una personalità da allora, dal momento in cui sono nati?'".
Domanda più che legittima. "Così ho iniziato a fare ricerche, a vedere se ci fosse qualche menzione dell'argomento in altre religioni o tradizioni, ma non ho trovato granché. E allora abbiamo pensato di poterci inventare noi qualcosa, lasciare correre l'immaginazione. E poi una cosa tira l'altra...".
"Il divertimento, per me, sta nell'illusione di questi film: alla fine arrivi e esclami 'Oh, guarda un po', ne è venuta fuori una storia intera'. Ma in realtà si tratta di migliaia di piccole decisioni che alcuni, se tutto va bene, possono arrivare a mettere insieme per creare l'illusione di una cosa unica. Ma si tratta davvero di tantissime scelte più 'piccole', correzioni e persone. È un processo alquanto bizzarro" conclude il regista di Soul.