Cosa accade dopo i titoli di coda di Soul, il nuovo lungometraggio della Pixar disponibile in esclusiva su Disney+? Da diversi anni lo studio specializzato in animazione digitale ci regala delle chicche durante o dopo i credits finali, che si tratti di "errori" sul set o di vere e proprie sequenze aggiuntive. Il film di Pete Docter e Kemp Powers non fa eccezione. Attenzione, seguono spoiler !
Per gran parte della durata del film - di cui abbiamo parlato nella recensione di Soul - i due protagonisti sono inseguiti da Terry, un'entità incaricata di contare le anime. Ebbene, al termine dei credits conclusivi Terry riappare, rivolgendosi direttamente al pubblico: "Cosa ci fate ancora qui? Il film è finito!". Un post-credits ironico, sulla falsariga di Una pazza giornata di vacanza, Deadpool - che mette alla berlina l'uso specifico dei post-credits nei film di supereroi - e (restando in zona Disney) L'ispettore Gadget, dove un personaggio - talvolta il protagonista - esprime pensieri simili nei confronti dello spettatore.
Peter Docter a Roma per presentare Soul: "La vita e l'animazione sono questione di ritmo"
Il film di Pete Docter e Kemp Powers è il ventitreesimo lungometraggio della Pixar, e doveva debuttare al Festival di Cannes, come già accaduto in passato per Up e Inside Out, prima di uscire nelle sale durante l'estate 2020. A causa dell'emergenza sanitaria ciò non è stato possibile, e dopo aver inizialmente rimandato l'uscita cinematografica la Disney ha poi deciso di metterlo a disposizione direttamente su Disney+, per via dell'attuale incertezza legata alla riapertura dei cinema. Il film è però passato in sala in occasione di alcuni festival, per l'esattezza il London Film Festival (dove ha avuto luogo la prima mondiale), il Festival Lumière a Lione e la Festa del Cinema di Roma, dove è stato l'evento di apertura. È il primo lungometraggio dello studio senza la voce - in inglese - di John Ratzenberger, attore-feticcio della Pixar, almeno stando ai titoli di coda dove il suo nome non appare.