Sean Penn categorico sui vaccini anti-COVID: "Dovrebbero essere obbligatori"

Sean Penn ha una visione piuttosto chiara di come si dovrebbe agire per evitare ulteriori contagi a causa del COVID: rendere obbligatori i vaccini.

Mentre nei vari paesi si continua a discutere animatamente sulla questione dei vaccini per il COVID, l'attore due volte Premio Oscar Sean Penn dice la sua sull'argomento, predicando l'obbligatorietà del vaccino.

"Credo fortemente che questi vaccini non siano differenti dai limiti di velocità quando si guida. Non è permesso guidare più velocemente di un tot. kilometri orari, no?" ha spiegato in una recente intervista con Yahoo! Entertainment "E questa è una di quelle cose che dovrebbero essere obbligatorie. Ovviamente ci sarebbero delle eccezioni - poche eccezioni - per quelle persone che per qualsiasi ragione medica non è il caso che lo facciano. Ma credo che per il resto dovremmo renderli obbligatori".

"Penso anche che l'industria in generale, non solo quella cinematografica, debba guidare gli altri e non essere così timida nell'avere a che fare con i propri partner sui vari accordi" ha poi aggiunto.

Le parole di Penn arrivano dopo che l'attore su è rifiutato di tornare sul set della serie tv di Starz, Gaslit, prima che tutti tra i membri del cast e della crew si vaccinassero. Non solo: come ricorda anche l'Hollywood Reporter, Penn, attraverso la sua organizzazione no-profit CORE, ha fatto squadra con i comuni e gli esercenti locali (Los Angeles e dintorni) per aiutare nella campagna vaccinale, ad esempio collaborando all'allestimento del hub per i test anti-COVID al Dodger Stadium.

Sean Penn tornerà sul set di Gaslit solo quando tutti i membri della produzione saranno vaccinati

"Ci sono diversi tipi di esitazioni, giusto? Non credo che ci siano ormai molte scuse per non essere al corrente delle informazioni disponibili finora. Anche per questo secondo me è necessaria l'obbligatorietà dei vaccini, arrivati a questo punto. La resistenza si basa su una certa mancanza di immaginazione e comprensione di ciò che possa essere d'aiuto alla razza umana. E questa cosa è davvero frustrante, ma posso solo agire limitatamente ai miei confini personali, e dire che per me l'obbligatorietà è la strada giusta".