Gianna Nannini, le dita amputate e la storia dell'incidente: "Un urlo terribile"

Gianna Nannini, durante un'intervista del Corriere, ha parlato dell'incidente che le costò due dita, avvenuto all'interno della sua pasticceria di famiglia.

Gianna Nannini, durante un'intervista recentemente pubblicata sul Corriere della Sera, ha parlato di molti aspetti della sua vita mai rivelati finora, aprendosi anche a proposito di un terribile incidente e delle sue dita amputate: "Cacciai un urlo terribile, la voce roca mi è venuta allora".

Gianna Nannini durante un concerto
Gianna Nannini durante un concerto

"A 5 anni scappai. Nessuno se ne accorse: erano tutti a lavorare in pasticceria. Cominciai bambina a decorare le torte. A 17 anni presi servizio come operaia: guadagnavo 1.740 lire all'ora", ha esordito la Nannini, prima di parlare dell'incidente: "Lasciai nella macchina per i ricciarelli le falangi del medio e dell'anulare della mano sinistra."

Festival di Roma 2009: Gianna Nannini presenta Viola di Mare
Festival di Roma 2009: Gianna Nannini presenta Viola di Mare

"Finirono nell'impasto dei dolci, ma nessuno li ha mangiati; li ritrovarono il giorno dopo, troppo tardi per riattaccarli. Cacciai un urlo terribile, la voce roca mi è venuta allora. Poi svenni." Ha raccontato la cantante toscana. "Al conservatorio mi bocciarono: al pianoforte le scale venivano un po' zoppicanti. Ridiedi l'esame in seguito con due piccole protesi di plastica e le unghie finte e lo passai."

Gianna Nannini ha concluso il suo racconto con le seguenti parole: "L'assicurazione versò due milioni. Mi ci pagai la fuga a Milano. Per anni non parlai coi miei genitori. Andavo alla Ricordi alle 7 del mattino, quando non c'era ancora nessuno, per esercitarmi al piano e telefonare a mia nonna, preoccupatissima: era convinta fossi andata a caccia di uomini."