Al via la quinta edizione del Samsung Korea Film Fest, divenuto ormai appuntamento immancabile per gli appassionati di cinema orientale. A far la parte del mattatore, nella rassegna che si terrà a Firenze dal 23 al 30 marzo, sarà il maestro Im Kwon-taek noto al pubblico italiano soprattutto per lo struggente Ebbro di donne e di pittura, biografia del celebre pittore ottocentesco Jang Seung-ub magistralmente interpretata dal protagonista di Old boy Choi Min-sik, premio per la miglior regia a Cannes 2002. Del maggiore esponente della vecchia guardia del cinema coreano, legata alla difesa della coscienza storico-artistica del paese e alle antiche tradizioni, si potranno gustare molte pellicole in gran parte inedite in Italia, tra cui Mandala, acuta riflessione sulla dottrina buddista, The surrogate mother e il dramma sentimentale Chunhyang, tratto da uno dei più celebri racconti della letteratura coreana.
Retrospettiva completa per il giovane e anticonformista Im Sang-soo che ha all'attivo cinque lungometraggi. Capace di spaziare attraverso i generi mantenendo una propria cifra stilistica originale, la produzione di Im Sang-soo annovera il provocatorio esordio di Girls' night out, che affronta esplicitamente il tema della sessualità femminile, lo spaccato giovanile a basso budget Tears e il dramma borghese La moglie dell'avvocato. Gli ultimi lavori del regista abbandonano la sfera privata per rivolgersi coraggiosamente alla situazione politica del paese: The president's last bang narra l'uccisione del presidente Park Chung-hee avvenuta nel 1979 mentre The old garden è incentrato sul massacro di Gwangju perpetrato dall'esercito sudcoreano nel 1980 ai danni degli studenti universitari contestatori.
Im Sang-soo sarà presente a Firenze per incontrare il pubblico, così come il collega Lee Je-yong, che presenterà Dasepo Naughty Girls, surreale musical pop a sfondo sociale ambientato in una scuola multireligiosa già presente a Berlino. Tra le altre pellicole presenti al festival da segnalare l'originale horror To sir, with love di Im Dae-woong e il colossal in costume King and the clown. A conclusione della rassegna un duplice omaggio a Kim Ki-duk, verrà infatti mostrato in anteprima il documentario di Antoine Coppola Kim Ki-duk, Cineaste de la beauté convulsive a cui seguirà la proiezione di Time.