Come ha raccontato nel corso del documentario Sly, attualmente disponibile su Netflix, Sylvester Stallone temeva veramente che Rocky si sarebbe rivelato un cocente flop al box-office.
Questo perché durante una protezione anticipata prima dell'uscita del film in sala, circa tre quarti del pubblico partecipante aveva lasciato il cinema dopo appena 20 minuti di film. Leggete la nostra recensione di Sly.
Nel documentario, Stallone ha ricordato che prima di uscire nelle sale, Rocky era stato proiettato nello stesso cinema in cui lavorava quando era più giovane.
"La prima recensione che abbiamo ricevuto da New York da parte di Vincent Canby è stata sprezzante, quindi non sapevo cosa aspettarmi", ha raccontato Stallone. "Abbiamo proiettato 'Rocky' cinque giorni prima dell'uscita. Era una matinée pomeridiana".
Il fratello di Stallone, Frank, ha aggiunto: "Ero seduto lì con lui e all'improvviso ha detto: 'Oh, merda. Amico mio, sarà un flop'".
Stallone ha poi aggiunto: "Dopo 20 minuti, il pubblico non c'era più. E io mi sono abbassato sulla sedia. Pensavo: 'Oh, merda'. Così, quando poi uscì nelle sale, la mia fiducia non era alle stelle".
L'attore ha detto che gli spettatori che sono rimasti al loro posto si sono presto immersi nel film, in particolare quando Rocky combatte contro Apollo Creed (Carl Weathers).
"Quando tutti sono entrati, io vado in fondo e rimango lì in piedi. Era quasi come se fosse un quadro fermo. Nessuno si muoveva, tutti ascoltavano ogni parola. Ero affascinato", ha continuato Stallone. "Quando mette al tappeto Apollo, l'intero cinema è esploso. Era come se, porca miseria, il pubblico partecipasse come se fosse a un vero evento sportivo. Abbiamo confuso il contesto", ha aggiunto.
Rocky: Rocky Balboa rifiuta di combattere con Apollo Creed nella prima versione dello script
Uscito nel 1976, Rocky è diventato uno dei film di pugilato più iconici di tutti i tempi, incassando 117 milioni di dollari al botteghino statunitense, vincendo anche il premio come miglior film agli Oscar. Stallone è tornato sul ring per cinque sequel e ha poi ripreso il ruolo nel 2015 nel film spin-off Creed - Nato per combattere con Michael B. Jordan.