Robin Williams, suo figlio Zak si sposa e la data è un toccante omaggio al padre

Il figlio di Robin Williams, Zak, sposa la fidanzata di lunga data, Olivia June, scegliendo una data importante, voluta per commemorare ancora una volta il padre.

Il figlio di Robin Williams, Zachary Pym Williams conosciuto ormai come Zak, ha sposato la fidanzata Olivia June in una data molto importante: durante la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Un modo per ricordare l'attore, che nell'ultimo periodo della sua vita lottò contro una malattia neurodegenerativa che compromise la sua salute mentale.

Zak Williams, il figlio maggiore del defunto Robin Williams, ha sposato l'amore di lunga data Olivia June.
I due si sono sposati il 10 Ottobre al Paramour Estate a Los Angeles, scegliendo volutamente la Giornata Mondiale della Salute Mentale, così come dichiarato anche dallo stesso Zak su Twitter: "Ho avuto la grande gioia di sposare la mia migliore amica oggi! È stato fantastico e non avremmo potuto sposarci in un giorno migliore."

Olivia ha replicato in un suo post dicendo: "Oggi ho sposato il mio migliore amico e l'amore della mia vita. Zak Williams eri già legato a me per sempre e ora è legalmente così".

Zak e Olivia hanno già avuto un bambino, il loro primo figlio, nel maggio 2019. Il pargoletto si chiama McLaurin Clement Williams e ha ereditato il nome dal padre di Zak, Robin Williams, morto suicida nel 2014 all'età di 63 anni. Infatti il secondo nome del comico era appunto McLaurin.

Robin Williams, il figlio Zak: "Continueremo a mantenere vivo il tuo ricordo"

Il matrimonio arriva due mesi esatti dal sesto anniversario della morte di Robin Williams, l'11 agosto 2014. Zak ha scelto questa data proprio per rendere omaggio, ancora una volta, alla memoria del padre, essendo un sostenitore della prevenzione della salute mentale.
È stato infatti rivelato che Robin Williams soffrisse di demenza da corpi di Lewy, una malattia neurodegenerativa che lo aveva portato ad avere tremore alla mano sinistra, insonnia, paranoia, allucinazioni, perdita di memoria e attacchi di panico e che nel giro di poco tempo non gli avrebbe permesso neanche più di muoversi o ricordare chi fosse, spingendolo alla depressione e purtroppo anche al suicidio.