Dopo essere stato un gladiatore conosciuto in tutto il mondo, Russell Crowe dieci anni dopo ha indossato il costume di Robin Hood nel film omonimo diretto da Ridley Scott. Tuttavia, qualcosa nella storia tra l'attore e il regista non andò per il verso giusto. Iniziò tutto con una sceneggiatura intitolata Nottingham, scritta da Cyrus Voris e Ethan Reif, quest'ultimo studioso di storia medievale all'università.
Lo script raccontava una storia piuttosto lineare di Robin Hood ma con un colpo di scena: se lo spietato sceriffo di Nottingham fosse stato in realtà una brava persona che aveva subito semplicemente di cattiva pubblicità? E se l'antipatico in realtà fosse Robin Hood? Nello script, il debole nei confronti di Lady Marian era condiviso da entrambi. Era possibile raccontare la storia dal punto di vista dello sceriffo?
Russell, lo sceriffo
Dopo essere stata rifiutata da parecchi studi, la sceneggiatura attirò la curiosità di Bryan Singer, desideroso di dirigerlo per Warner Bros, così come di Jon Turtletaub che avrebbe voluto girarlo per Disney. Poi entrò in scena George Freeman, agente di Russell Crowe nella stessa agenzia di Voris e Reif. Dopo aver letto il copione, Russell Crowe accettò di lavorare al film nel ruolo dello sceriffo di Nottingham. Con il suo ingresso nel progetto diverse case di produzione si svegliarono dal torpore iniziale e iniziò un conflitto per accaparrarsi il film. Se lo aggiudicò la Universal, con il quale l'attore aveva appena finito di girare American Gangster; lo studio pagò ben 1 milione di dollari per acquisire i diritti e un altro mezzo milione nel caso diventasse un film.
Ridley Scott salì a bordo del progetto e aveva diretto Crowe proprio in American Gangster. Da quel momento cambiarono molte cose; gli sceneggiatori scoprirono di essere stati licenziati quando si accorsero di un annuncio di ricerca sceneggiatori portato avanti da Universal proprio per un progetto intitolato 'Robin Hood'. In realtà, probabilmente anche Crowe non aveva alcuna voglia di interpretare lo sceriffo, quindi Scott si rivolse a Brian Helgeland per un racconto più tradizionale ma il risultato non piacque al regista, così come la versione successiva di Paul Webb. La tensione tra Russell Crowe e Ridley Scott salì ulteriormente dopo la bocciatura di Webb e il regista decise di tornare da Helgeland, che finalmente gli propose la sceneggiatura che voleva: Robin non era lo sceriffo ma piuttosto un nobile che s'innamora della vedova di un cavaliere ucciso, Lady Marian (Cate Blanchett). Il rapporto con Crowe era però ai minimi termini e peggiorò sul tema dei dialoghi, che palesavano i problemi di una sceneggiatura ripetutamente modificata. Universal decise di assumere Tom Stoppard per rivedere i dialoghi ma il budget salì a 6,7 milioni. Il risultato finale non piacque a critica e pubblico e debuttò con soli 36,1 milioni di dollari.
Robin Hood di Ridley Scott sarà in onda stasera alle ore 21.05 sul canale 20 del digitale terrestre.