Punisher, l'autore critica i poliziotti che indossano il logo: "sono fuorilegge"

Punisher è, secondo il suo creatore Gerry Conway, un fuorilegge e per questo motivo i poliziotti non dovrebbero indossarne il simbolo.

Punisher è al centro di alcune polemiche, che hanno spinto il creatore del personaggio Gerry Conway a intervenire, dopo che un poliziotto è stato immortalato durante una lite, svelando che aveva applicato sui suoi indumenti il logo ormai iconico di Frank Castle.

Gerry Conway ha quindi scritto su Twitter: "Qualsiasi 'poliziotto' che indossa un logo di The Punisher durante il servizio sta identificando le forze dell'ordine con un fuorilegge. Questi 'poliziotti' sono una disgrazia per gli agenti seri di ogni parte del mondo. Mostrano uno stupido livello di irresponsabilità e dovrebbero essere licenziati immediatamente".

The Punisher, tra le pagine, è un vigilante che rappresenta il fallimento della giustizia, essendo alla ricerca di vendetta e agendo in modo indipendente, dimostrando quindi che le forze dell'ordine non funzionano come dovrebbero e non danno un adeguato sostegno ai propri cittadini. Conway aveva spiegato in una recente intervista: "Punisher dovrebbe indicare il collasso dell'autorità sociale e morale e la realtà in cui alcune persone non possono dipendere sulle istituzioni, come la polizia o l'esercito". L'artista aveva aggiunto: "Quando i poliziotti mettono i teschi di Punisher sulle loro macchine o membri dell'esercito indossano il simbolo, stanno praticamente sostenendo un nemico del sistema. Stanno accettando la mentalità del fuorilegge. A prescindere che si considerino le azioni di Punisher giustificate oppure no è un criminale. La polizia non dovrebbe accettare un criminale come loro simbolo".

Ecco il tweet:

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Il poliziotto che indossava un cappello con il logo del vigilante era presente a un incontro che si è svolto a Dallas organizzato per spiegare come la morte di Joshua Brown, un testimone in un processo per omicidio che ha visto imputata la poliziotta Amber Guyger, non fosse legata a quanto accaduto in tribunale, ma allo spaccio di droga.