Pretty Woman ha fatto sognare il mondo, ma la rivelazione di Julia Roberts sul vero finale del film potrebbe gettare nuova luce su quella che inizialmente pare non fosse una rom-com, ma un film molto più cinico.
Julia Roberts è stata ospite di Variety, per le interviste Actors on Actors, insieme a Patricia Arquette che ha rivelato, a sua volta, di aver fatto un provino per il film. La parte della protagonista, Vivian, alla fine l'ha ottenuto Julia, come tutti sappiamo, ma c'è un dettaglio di cui erano a conoscenza in pochi: prima che il copione venisse acquistato dalla Disney, Pretty Woman non aveva solo un titolo diverso ma anche un finale differente e decisamente molto, molto meno romantico.
Patricia Arquette ha rivelato che originariamente il film era intitolato "3.000" - come chiaro riferimento al compenso della protagonista per le sue prestazioni - e ha descritto così il finale: "Lui la scaraventava via dalla macchina, le lanciava addosso i suoi soldi e se ne andava, abbandonandola in un vicolo sporco". Sembra incredibile? Eppure la sua versione è stata pienamente confermata da Julia Roberts, che aveva ricevuto il suo stesso copione e le era stata preferita per la parte di Vivian.
Cosa ha salvato il mondo da questa versione così cruda della Cenerentola moderna? Un fallimento. Come ha raccontato la Roberts, la casa di produzione che aveva ordinato il film andò fallita ma uno dei produttori riuscì a vendere la sceneggiatura alla Disney. "Pensai "Ora che è finita nella mani di Disney cosa mai potranno farne? Un film animato?": la Roberts ha svelato quali erano i dubbi all'epoca, ma ogni pensiero negativo fu fugato dall'ingaggio del regista che ha in effetti lanciato la sua carriera, Garry Marshall. "Per fortuna salì a bordo Garry Marshall, che è un essere umano meraviglioso e pensò che fosse giusto contattarmi visto che avevo ottenuto io la parte della protagonista. Da lì cambiò tutto, 3000 si trasformò in Pretty Woman, un film molto più vicino ai miei gusti. Se fosse rimasto come nella versione originale non l'avrei mai fatto: non avrei potuto allora e non potrei adesso".