Jason Alexander, tra i protagonisti di Pretty Woman, ha ricordato la reazione del pubblico, e soprattutto delle donne, al suo ruolo di Philip Stuckey nel film del 1990 con Julia Roberts e Richard Gere. L'attore ha raccontato che fu talmente odiato che una donna gli sputò addosso ed ha spiegato come non rappresentasse la prima scelta del regista Garry Marshall.
Sono trascorsi trent'anni esatti dall'uscita al cinema di Pretty Woman e di recente alcuni suoi interpreti sono tornati a parlare del film rimasto nel cuore di intere generazioni. Tra gli attori in questione c'è anche Jason Alexander che, intervenuto nel podcast At Home With The Creative Coalition, ha ripensato alla sua esperienza nel ruolo di Philip Stuckey. Il personaggio da lui interpretato, in realtà, non ha lasciato un bel ricordo nel pubblico: già quando il film sbarcò sul grande schermo, Alexander dovette fare i conti con un gran numero di critiche, a volte manifestate dalla gente in maniera tutt'altro che ragionevole.
L'attore 61enne ha dichiarato che recitare nel film campione di incassi è stato utile per la sua carriera ma anche che ha ricevuto una fredda accoglienza dal pubblico per via del suo ruolo. "È stato un aiuto per avere una carriera più grande, è stato un modo strano per arrivare al grande pubblico perché ero conosciuto in tutto il mondo come lo stronzo che ha cercato di violentare Julia Roberts". Jason Alexander ha poi raccontato uno spiacevole aneddoto che spiega bene il clima con cui dovette fare i conti all'epoca: "Le donne mi odiavano. Camminavo per strada e mi dicevano cose cattive. Sono stato preso a spintoni molte volte, una donna mi ha addirittura sputato addosso. È stato un anno difficile".
Alexander ha poi cambiato discorso, ricordando quanto in realtà il regista Garry Marshall non volesse lui per interpretare il ruolo in questione. "E' stata una situazione particolare, perché ho capito perfettamente che il regista non mi voleva. Avevo fatto un provino per lui, era molto gentile, ed in pratica mi ha detto 'Sei troppo giovane, hai la faccia da bambino, sei troppo piccolo'. C'erano altre persone per il ruolo ma non so perché non siano mai riusciti a raggiungere un accordo con loro". L'attore ha quindi concluso spiegando quanto, in tal senso, la direttrice del casting Diane Crittenden sia stata determinante per ottenere il ruolo: "Era molto entusiasta di me. Ha continuato a promuovermi fino al punto in cui Garry disse 'Se dici di nuovo il suo nome ti licenzio'. Ho ottenuto la parte perché non potevano fare un accordo con l'attore che volevano ed erano disperati, le riprese del film erano già iniziate e non avevano nessuno per questo personaggio".