Il governo britannico ha invitato i giganti dello streaming, tra cui Netflix e Amazon, a divulgare i dati di visualizzazione per le serie tv come Fleabag e Peaky Blinders originate dalle emittenti del servizio pubblico del Regno Unito, tra cui BBC, ITV, Channel 4 e Channel 5.
Con un intervento a sorpresa, i ministri hanno concordato con una raccomandazione formulata dal Digital, Culture, Media and Sport Committee (DCMSC) del Parlamento britannico, chiedendo che gli streamer condividano i dati di visualizzazione top-line "per consentire un'analisi completa della portata del servizio pubblico".
Nel suo rapporto sul futuro del servizio pubblico di radiodiffusione nel Regno Unito, il DCMSC ha affermato che questi dati dovrebbero essere divulgati sia alle emittenti che al regolatore dei media Ofcom. Il governo ha smesso di raccomandare che Netflix passi le valutazioni ai rivali, ma ha detto che dovrebbe almeno condividere le informazioni con Ofcom.
Peaky Blinders 6: Cillian Murphy nelle foto dal set
Nella sua risposta al rapporto DCMSC pubblicato oggi, come riportato da Deadline, il governo ha dichiarato: "Siamo d'accordo con il Comitato sul fatto che è opportuno richiedere ai servizi di streaming di condividere i dati di visualizzazione con Ofcom per assisterli nella loro analisi e valutazione del servizio pubblico."
I ministri hanno aggiunto che sperano che ciò possa essere fatto "in prima istanza su base volontaria", lasciando aperta la possibilità di legiferare sulla condivisione dei dati nel caso in cui gli streamer non siano disposti a essere trasparenti su serie come Fleabag (Amazon) e Peaky Blinders (Netflix).
Netflix, Amazon, Apple e le altre piattaforme sono notoriamente cauti nel rilasciare cifre sulla visualizzazione. Il motivo? Netflix e Amazon sostengono che creerebbe rischi sensibili a livello commerciale divulgare tali informazioni. Ma il DCMSC non concorda:
"Non crediamo che la condivisione dei dati dei visualizzatori principali sui contenuti originati da PSB con Ofcom siano dati commercialmente sensibili. I servizi di streaming sono un'importante "seconda finestra" per i contenuti del servizio pubblico, ma senza i dati degli spettatori è difficile valutarne appieno la portata".