One Piece, l'anime non uscirà più con la stessa cadenza: meno episodi da quest'anno in poi

Annunciata una nuova programmazione stagionale dal 2026 per One Piece, che ora potrebbe diventare più accessibile ai nuovi spettatori che avevano paura della mole di episodi usciti e in uscita.

Una scena di One Piece

One Piece compie 26 anni e si prepara a trasformare la propria modalità di uscita per la prima volta nella sua storia. La decisione della produzione apre uno scenario completamente nuovo: meno episodi all'anno e tempi più lunghi tra gli archi narrativi. Per chi non ha ancora iniziato il viaggio con Luffy, il "mare" adesso è più navigabile.

Dal weekly all'annuale per One Piece

Per oltre due decenni, One Piece è stato sinonimo di appuntamento fisso settimanale: un nuovo episodio ogni domenica, una tradizione così radicata da scoraggiare molti potenziali spettatori che temevano di trovarsi sempre un passo indietro. Attualmente il conteggio supera i 1100 episodi, un numero percepito da tanti come una scalata impossibile.

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Il protagonista di One Piece

Con il completamento dell'arco narrativo di Egghead, previsto entro la fine del 2025, lo staff della serie ha annunciato una svolta: il passaggio a un modello stagionale. Dopo una pausa di alcuni mesi, l'anime riprenderà nell'aprile 2026 con l'inizio della saga di Elbaph, e da quel momento verranno programmati soltanto 26 episodi all'anno.

Un cambiamento che incide anche sulle sensazioni del pubblico: non più la frenesia del "devo recuperare in fretta", ma la possibilità di seguire la serie con ritmi personali e sostenibili. Come sottolineano i commentatori statunitensi, è la fine dell'ultimo Shonen Jump storico ancora settimanale da oltre 20 anni. Una vera transizione generazionale anche nella performance televisiva dei titoli mainstream.

One Piece batte un (altro) Guinness World Records e questa volta è merito degli attori della serie One Piece batte un (altro) Guinness World Records e questa volta è merito degli attori della serie

Se qualcuno ha sempre rimandato temendo di non farcela, ora esiste un obiettivo realistico: da qui ad aprile 2026, c'è tempo per raggiungere Luffy e la sua ciurma senza ansia.

Perché iniziare ora One Piece

Dal punto di vista narrativo, One Piece resta uno dei più longevi successi dell'animazione mondiale e continua a evolversi con storyline, personaggi e temi in costante crescita. La sua longevità è spesso descritta come una barriera, ma in realtà la serialità è costruita per accompagnare lo spettatore con una progressione coinvolgente.

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One Piece, una scena iniziale della serie

Inoltre, la percezione del tempo di visione è spesso sovrastimata: togliendo opening, ending, recap e preview, un episodio dura in media 15-18 minuti. Guardando anche solo un'ora al giorno, l'avanzamento risulta sorprendentemente rapido. E per chi lo preferisce, è possibile evitare parte dei contenuti filler non presenti nel manga di Eiichiro Oda.

Molti consigliano un primo traguardo: Arlong Park. Se l'emozione e la costruzione dei personaggi fino a quel punto non dovessero catturare lo spettatore, allora il viaggio forse non è quello giusto. Ma per la maggior parte, è proprio lì che One Piece diventa una rotta da cui non ci si vuole più allontanare.

Gli episodi iniziali sono disponibili su Crunchyroll e con la nuova organizzazione stagionale e l'orizzonte della saga di Elbaph, è chiaro che il momento ideale per salpare con i Cappelli di Paglia è adesso. Senza più scuse.