Nope: il regista Jordan Peele spiega il significato della scarpa miracolosa

Jordan Peele ha dato la sua versione sul significato della scarpa nella violentissima scena in flashback di Nope.

Nope: il regista Jordan Peele spiega il significato della scarpa miracolosa

Dopo averci dato il tempo per elaborare le nostre teorie, il regista Jordan Peele ha svelato la propria interpretazione sul significato della scarpa in Nope, il suo più recente film uscito la scorsa estate. Peele ci ha senza dubbio abituato a cercare risposte complesse a dettagli apparentemente semplici, come spesso accade nei suoi horror carichi di simbolismo. Stavolta l'autore ha giocato soprattutto con la fantascienza, ma non tutti i misteri di Nope arrivano dal cielo.

Una scena in particolare del film ha il compito di mettere le basi per il futuro trauma di uno dei suoi personaggi, ovvero Ricky Park detto Jupe, ma non solo. Il flashback è anche in realtà un'anticipazione del futuro, poiché vede Jupe che si confronta con un predatore a caccia, e rappresenta quindi un momento cruciale per la sorte (sfortunata) del personaggio, che purtroppo non ha saputo trarre dalla sanguinosa esperienza la lezione che lo avrebbe salvato da adulto.

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La scena della scarpa

Nella famosa scena, vediamo un flashback di Jupe da bambino mentre lavora su un set televisivo. Uno degli attori dello show è Gordy lo scimpanzé, che a un certo punto viene infastidito dai molti stimoli in scena e inizia ad attaccare il cast. Il piccolo Jupe si nasconde sotto un tavolo e proprio allora notiamo un dettaglio straniante: una scarpa abbandonata è rimasta incredibilmente in verticale in mezzo al caos, e su quella scarpa il bambino si dissocia, ma fissandola riesce anche a non guardare Gordy negli occhi salvandosi dalla carneficina. Quest'ultimo sarebbe stato un dettaglio da ricordare.

Hideo Kojima e Jordan Peele parlano in un podcast della creazione di Nope

Partecipando al podcast Happy Sad Confused, Jordan Peele si è trovato a parlare nuovamente di quella scena e di quella scarpa, sostenendo che "la scarpa rappresenta il momento in cui ci allontaniamo da un trauma", ma incarna anche "l'inquadratura impossibile" che certifica l'evento come uno dei "cattivi miracoli" presenti lungo tutto il corso del film.