Noah bandito nel mondo arabo

Emirati Arabi, Qatar, Bahrain e altri stati arabi hanno bandito il film perché viola i precetti dell'Islam.

Il regista Darren Aronofsky ha appena festeggiato a Città del Messico l'anteprima mondiale del colossal biblico Noah, ma per lui i festeggiamenti non saranno globali. Dopo i dissidi tra Aronofsky e la Paramount (di cui vi abbiamo parlato qui), per il film si profila una maxicensura nel mondo arabo. Ancora prima della sua premiere, il film interpretato da Russell Crowe, Anthony Hopkins e da molte altre star sarebbe già stato respinto dalla censura di vari paesi, a partire dagli Emirati Arabi, e la lista presto si potrebbe allungare.

L'Islam rifiuta la rappresentazione artistica di personaggi legati all'ambito religioso, dal profeta Maometto in poi, e ogni tentativo musicale, culturale e letterario di mettere in scena figure religiose ha dato vita a violente proteste nei paesi arabi. "La censura di Qatar, Bahrain ed Emirati Arabi ha confermato ufficialmente questa settimana che Noah non verrà distribuito in questi paesi. Il comunicato ufficiale rilasciato sostiene che la ragione sta nel fatto che il film contraddice i precetti dell'Islam" ha dichiarato un portavoce di Paramount Pictures, aggiungendo che si profilano nuove censure anche in Egitto, Giordania e Kuwait.