Anche i premi Oscar possono dimenticare le battute. È successo a Rami Malek, villain d'eccezione in No Time to Die il quale ha ammesso di avere avuto un vuoto di memoria perché intimidito dalla presenza carismatica di Daniel Craig.
Rami Malek ha svelato la sua défaillance durante un'ospitata al Graham Norton Show spiegando di aver dovuto tenere sotto controllo il nervosismo quando si è trovato a recitare di fronte a Daniel Craig:
"Quando te lo vedi davanti, sul set di 007 stage, lui è James Bond. Quando me lo sono trovato davanti ci sono stati momenti in cui mi sono dimenticato le battute, era perché lui era di fronte a me. Ero intimidito".
Daniel Craig, giunto a fine corsa nel ruolo di Bond con No Time to Die, ha però minimizzato le insicurezze del collega dichiarando:
"È brillante tra l'altro. È assolutamente brillante, come lo sono tutti gli altri attori. Sono semplicemente fantastici nel film".
Come anticipa la nostra recensione di No Time to Die, nel nuovo capitolo della saga di James Bond Rami Malek interpreta il villain Safin, nemico letale e carismatico dell'Agente Segreto più amato. Malek ha risposto alle critiche sulla durata del film, uno dei più lunghi del franchise, che è stato ben accolto dalla critica internazionale.
No Time to Die è nei cinema italiani da oggi.