Nicolas Winding Refn torna a difendere il cinema e punta il dito contro le piattaforme streaming, corrotte da un fiume di soldi e cocaina. La Mostra del Cinema di Venezia 2023 è la piattaforma dove il regista danese fa il punto sulle nuove tecnologie, uno di temi caldi di rivendicazione delle categorie hollywoodiane in sciopero.
Il regista di Drive e Solo Dio perdona ha criticato le piattaforme streaming, colpevoli di aver "saturato tutto e svalutato il cinema" durante l'omaggio a Ruggero Deodato, di cui Refn introdurrà la versione restaurata di Ultimo Mondo cannibale alla proiezione di Mezzanotte:
"È incredibilmente triste e terrificante perché l'arte è essenzialmente l'unica cosa - oltre al sesso, all'acqua e alla felicità - che ci fa esistere. ma gli streamer hanno ricevuto troppi soldi e sono marci di denaro e cocaina". Il regista ha collaborato con Netflix dirigendo la serie Copenhagen Cowboy e con Prime Video per cui ha realizzato Too Old to Die Young, dichiarando poi che Amazon l'avrebbe "sepolto nella piattaforma per paura di fare brutta figura".
Refn ha poi toccato il tema dell'intelligenza artificiale ammettendo di aver provato a lavorare con chat GPT che però ha trovato poco fattiva: "A ogni ricerca che faccio risponde in maniera negativa, è buona solo per trovare le hotline". Nella sua difesa del cinema tradizionale, Refn aggiunge: "Ogni regista lotta per la libertà, per fare le cose che vuole fare. L'IA non è un artista, è un prodotto. L'arte crea, l'IA compila. Dobbiamo preservare la creatività umana, ma questo è difficile quando ci sono di mezzo i soldi. I sindacati stanno lottando per questo, per il controllo. Condividere è meglio che fare da soli e io li sostengo".
Il regista offre, poi, i suoi consigli per un cineasta in erba che vuol provare a fare questo mestiere oggi, invitandolo a "non dare retta a nessuno. Stai a casa, guarda tanta tv, usa il tuo telefono e fai il film che vuoi fare perché nessuno te lo può portare via".