Il successo delle serie coreane Squid Game e The Glory non ha reso ricchi gli autori e gli interpreti dei progetti: il Los Angeles Times ha infatti rivelato che alcuni membri del cast non hanno persino ricevuto alcun compenso legato ai residual.
In passato le repliche e la distribuzione dei film e degli show permettevano a chi ci aveva lavorato di ricevere una cifra legata ai guadagni ottenuti dagli studios, ma lo streaming ha ora cambiato totalmente il panorama del settore.
Un problema internazionale
Tra le questioni al centro delle contrattazioni che il sindacato degli attori SAG-AFTRA e quello degli sceneggiatori americani stanno portando avanti con i produttori e gli studios ci sono propri i residual, considerati necessari per far sopravvivere economicamente molti artisti nei periodi in cui non stanno lavorando attivamente a film o serie tv.
Il Los Angeles Times ha ora intervistato Song Chang-gon, attore e presidente di Korea Broadcasting Actors Union, che ha sostenuto che Netflix si stia rifiutando di incontrare i rappresentanti dell'organizzazione di cui è leader per discutere della possibilità di pagare i residuals. Song ha sottolineato: "Una delle loro prime priorità quando entrano nel mercato locale dovrebbe essere di stabilire qualche tipo di comunicazione con gruppi come noi. Ma non c'è alcuna risposta...". Il presidente del sindacato ha aggiunto: "Il problema è che i budget delle grandi produzioni di Netflix non sono distribuiti in modo equo, la maggior parte dei soldi vanno alle star o agli sceneggiatori molto conosciuti. Per la maggior parte degli attori secondari, le paghe sono rimaste le stesse a lungo o persino diminuite...".
Perché ci piacciono opere come Alice in Borderland e Squid Game?
La risposta della piattaforma
Chang-gon ha ricordato le caratteristiche uniche di molti show coreani: "Le riprese per i progetti originali di Netflix, in particolare per generi come quelli che richiedono la presenza di zombie o creature sovrannaturali, richiedono un'intensità del lavoro più alta. Gli attori devono presentarsi a prescindere da quanti ciak sono necessari a girare un episodio senza ricevere straordinari... Sicuramente c'è un terreno comune dove possiamo trovarci noi e SAG-AFTRA. Sarebbe utile per organizzazioni simili che rappresentano gli attori intorno al mondo collaborare, costruire un senso di solidarietà. Penso sia importante".
Netflix, rispondendo alle domande del quotidiano americano, ha ribadito che segue le regole previste dalle leggi coreane che non prevedono il pagamento dei residual agli attori, sceneggiatori o membri del team della produzione per i progetti destinati allo streaming.