Tornano i Movieplayer Awards 2025, il premio che decidono i lettori di Movieplayer votando i film e le loro serie tv del cuore dell'anno che si è appena concluso. Nel nostro tradizionale appuntamento annuale gli utenti sono chiamati a esprimere le proprie preferenze votando i migliori prodotti audiovisivi e le migliore performance dell'anno tra i titoli più noti e anche tra quelli passati inosservati al grande pubblico.
La redazione di Movieplayer.it ha selezionato per voi una rosa di nomination (televisive e cinematografiche) tra cui, a partire dal 7 gennaio e fino al 14 gennaio , potrete eleggere i vincitori che saranno annunciati il 15 gennaio.
Sfida all'ultimo voto
L'anno che si è appena concluso ha visto il ritorno agli incassi stellari di Marvel con Deadpool & Wolverine, che ha riunito lo spumeggiante duo di amici/nemici composto da Ryan Reynolds e Hugh Jackman, e il nuovo successo di Pixar con Inside Out 2, tutto denaro finito nelle tasche di Disney. ma per l'animazione è stata una grande annata grazie a titoli sorprendenti come il tenero Il robot selvaggio, prodotto da DreamWorks Animation, e l'indipendente Flow - Un mondo da salvare del regista lettone Gints Zilbalodis, entrambi accomunati da un forte afflato ecologico.
Il cuore di molti utenti batterà senza dubbio per Dune - Parte Due, secondo epocale adattamento del classico sci-fi di Frank Herbert firmato dal canadese Denis Villeneuve, che concluderà la sua incursione con Messia di Dune. Scenografie monumentali, narrazione visionaria e supercast capitanato da Timothée Chalamet e Zendaya depongono a favore della pellicola, ma tra i migliori titoli dell'anno da votare c'è anche l'asciutto e cinico Civil War, vera e propria sorpresa di Alex Garland, e il poetico Perfect Days di Wim Wenders.
Grande vivacità nelle categorie attoriali con un Sebastian Stan irriconoscibile nel ruolo di Donald Trump in The Apprentice o un Ralph Fiennes compito e arguto nel thriller a sfondo religioso Conclave, film rivelazione dell'anno. E mentre Kristen Dunst anestetizza i propri sentimenti per affrontare il lavoro di fotografa di guerra nell'America distopica e devastata di Civil War Demi Moore dice addio alla sua bellezza nella sconvolgente satira horror femminista The Substancec, ma chissà che ad avere la meglio non sia il volto fresco di Mikey Madison, protagonista della palma d'oro Anora.
Nelle categorie televisive scommettiamo che Hanno ucciso l'uomo ragno - La vera storia degli 883_ darà del filo da torcere alle rivali. Nel raccontare la formazione sui banchi di scuola di Pavia del duo che ha dominato le classifiche degli anni '90, Sky ha effettuato una formidabile operazione nostalgia. Tra i rivali l'epopea orientale targata Netflix Shōgun, il disturbante Baby Reindeer, ancora targato Netflix, ma anche lo spinoff con Colin Farrell che racconta la genesi del villain Pinguino e il tormentato Dostoevskij, diretto dai fratelli D'Innocenzo, che vede Filippo Timi nei panni di un poliziotto tormentato alle prese con un truce serial killer.