Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, una responsabile della produzione è stata trattata "in modo orribile"

Una responsabile della produzione della serie Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer ha rivelato che è stata trattata in modo orribile sul set.

La serie Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer è stata duramente criticata da Kim Alsup, che aveva l'incarico di coordinatrice della produzione, sostenendo sia stata trattata in modo orribile sul set.
Ancora prima del debutto su Netflix del progetto sulla storia del serial killer di Milwaukee, la donna ha scritto su Twitter che le riprese sono state per lei un incubo.

Alsup ha dichiarato che sul set era una delle uniche due persone nere al lavoro dietro le quinte di Dahmer - Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer e che gli altri membri della troupe continuavano a chiamarla con il nome sbagliato, aggiungendo: "Lavorare a questa serie ha preso tutto quello che avevo perché sono stata trattata in modo orribile. Ora guardo anche alla protagonista nera in modo diverso".

Kim non ha intenzione di vedere gli episodi dello show: "Sento che farebbe riemergere troppi ricordi legati alla lavorazione. Non voglio avere quelle situazioni tipiche dello stress post traumatico. Già il trailer mi ha causato stress ed è per questo motivo che ho scritto quel tweet che pensavo nessuno avrebbe letto".

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La coordinatrice alla produzione ha già collaborato con Netflix in occasione di show come Inventing Anna e Dear White People e ha rivelato: "Si è trattata di una delle serie peggiori a cui io abbia mai lavorato. Ero sempre chiamata con il nome sbagliato, nonostante l'altra ragazza nera non mi somigliasse per nulla, e io ho imparato i nomi di 300 controfigure".
Alsup, inoltre, ha criticato la produzione per non aver previsto sul set delle persone esperte per affrontare eventuali problemi mentali legate al lavoro e alle tematiche rappresentate, situazione che avrebbe aiutato tutte le persone coinvolte.