Il mistero dei templari: Nicolas Cage rivela la battuta che ancora lo fa morir dal ridere

C'è una battuta specifica del film Disney che morire dalle risate Nicolas Cage ogni volta che la risente.

Il mistero dei templari: Nicolas Cage rivela la battuta che ancora lo fa morir dal ridere

La premessa de Il mistero dei templari è bizzarra e, nel tempo trascorso dalla sua uscita, il film di successo è diventato oggetto di numerose battute, sia da parte di coloro che non amano il film, sia da parte dei suoi più grandi fan.

Persino il suo protagonista, Nicolas Cage, ha ammesso di non riuscire a pronunciare la battuta "Ruberò la Dichiarazione di Indipendenza" senza ridere. La star è perfettamente consapevole del modo in cui il film è stato accolto e di come nel tempo sia rimasto impresso nella cultura popolare, e ha dichiarato di amare molto il film.

In effetti, secondo Cage, è il modo in cui la riverenza dei personaggi per la storia è punteggiata da questa battuta francamente ridicola a renderla ancora più divertente. Questa dicotomia è ciò che rende il film così speciale e "meme-abile".

"Come si fa a prendere qualcosa di così profondamente ridicolo e cercare di venderlo?", ha dichiarato Cage a Variety. "Quello che mi piace davvero di quella scena, rivedendola per la prima volta dopo tanti anni, è la positività del personaggio. Lui ci crede davvero. La venera davvero. Penso che sia affascinante".

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"Non riuscirei più a dirlo senza ridere", ha aggiunto Cage. "È stato oggetto di meme così tante volte. È stato parodizzato dal SNL. Non si può fare a meno di ridere! Penso che ciò che lo fa funzionare sia la serietà con cui io e Justin [Bartha] lo prendiamo. Se lo si fa per ridere, allora è una screwball comedy, è stupida e non fa per me. Non è quello il mio punto di vista. Il fatto che l'abbiamo interpretato come attori drammatici lo rende ancora più divertente di quanto sarebbe stato se fosse stato uno slapstick..... Penso che Jon Turteltaub l'abbia girato con amore. Ha fatto in modo che i personaggi sembrassero avere una grande riverenza e un grande rispetto [per il film]... come un oggetto sacro. È bello rivedere quella scena".