Prima di arrivare nelle sale americane il 12 luglio di quest'anno, Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno era stato rimandato per ben 4 volte, soprattutto per via della pandemia. Ma le motivazioni principali di questi slittamenti, stando a un report pubblicato da Variety, sarebbero da imputare a degli "scontri" tra Paramount Pictures e Tom Cruise in merito al budget impiegato.
Sarebbero stati utilizzati ben 291 milioni di dollari, ben al di sopra di quanto preventivato, e sia Tom Cruise sia il regista Cristopher McQuarrie hanno insistito per inserire una scena con un sottomarino russo. Scena che, invece, Paramount voleva mantenere per Dead Reckoning - Parte Due. Il report di Variety sembra essere in linea con quanto dichiarato in passato da Brian Robbins, CEO di Paramount e Nickelodeon: "Diciamo soltanto che ci sono stati dei disaccordi su come procedere e abbiamo dovuto mettere in pausa il tutto per capire come risolvere. Erano bloccati su alcune decisioni riguardanti la Parte Due mentre stavano finendo di girare la Parte Uno".
Alla fine tutto si è risolto per il meglio in termini di incassi dal momento che il settimo capitolo di Mission: Impossible ha ottenuto fino a ora 373 milioni di dollari al box-office globale. Tom Cruise, inoltre, ha ricevuto un ingente compenso per il suo ingaggio.
Mission: Impossible 7 e e le "somiglianze" con Uncharted 2
I più attenti hanno notato delle somiglianze tra una scena specifica del film, quella del treno penzolante con Tom Cruise, e la sequenza di Uncharted 2 con Nathan Drake, sembra ambientata su un treno. Il regista ha però smentito il tutto, dichiarando di non essere molto ferrato sull'universo videoludico e di non aver potuto utilizzare Uncharted come ispirazione per il film.