Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, recensione: un lungo addio per Ethan Hunt

La recensione di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, primo capitolo dell'ultima avventura di Tom Cruise nei panni spericolati di Ethan Hunt. Girato tra Italia, Norvegia ed Emirati Arabi Uniti, lo spettacolo c'è, ma anche un po' di stanchezza. In sala dal 12 luglio.

Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, recensione: un lungo addio per Ethan Hunt

Tom Cruise si è cucito su misura il ruolo di salvatore della sala cinematografica e, dopo aver fatto incassi record nel 2022 con il sequel di Top Gun, ci riprova anche quest'anno con un nuovo capitolo della saga di Mission: Impossible. Si tratta di un film importante: è la prima parte della sua ultima avventura nei panni spericolati di Ethan Hunt. Siete avvertiti: la recensione di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno comincia con la consapevolezza di come questo sia l'ennesimo blockbuster "sospeso", che lascia gli spettatori, dopo 163 minuti di durata, con la promessa di concludere al prossimo appuntamento. Un'abitudine ormai non più propria dei film di supereroi o delle serie tv, che ha contagiato saghe come Fast & Furious e autori quali James Cameron e Denis Villeneuve, che porteranno avanti i loro Avatar e Dune in più capitoli.

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Mission Impossible - Dead Reckoning Parte Uno: una scena del film

In sala dal 12 luglio, Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno vede di nuovo collaborare insieme l'ormai consolidata coppia formata da Tom Cruise e dal regista Christopher McQuarrie. Se il primo è anche produttore, il secondo è anche sceneggiatore. Insieme da Mission: Impossible - Rogue Nation (e prima ancora da Operazione Valchiria e Jack Reacher), i due hanno trovato la formula perfetta. McQuarrie ha capito bene che quando c'è di mezzo Tom Cruise il film va costruito attorno a lui, al suo corpo e alla sua insaziabile voglia di adrenalina.

Al Festival di Cannes 2022, nel corso di una masterclass, l'attore ha spiegato che per lui la fisicità al cinema è fondamentale. Che l'interprete stia fermo o si muova, la presenza scenica è tutto. Fare stunt e scene d'azione è il suo modo di esprimersi, proprio come la danza lo era per Fred Astaire e Gene Kelly. Solo che nessuno chiedeva loro perché ballassero. Cruise ormai sorride quando gli viene fatto notare che il suo ultimo stunt è più folle del precedente. A 60 anni non deve spiegare più niente: si lancia e basta. E probabilmente è così che è nato questo nuovo film del franchise di Mission: Impossible, cercando di costruire una storia attorno a scene d'azione sempre più spettacolari.

La trama di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno

Si dice che quanto più sia riuscito il villain, più forte è la storia. La trama di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno ruota attorno a quello che potrebbe essere l'antagonista più pericoloso mai affrontato da Ethan Hunt. Un avversario subdolo, che non ha corpo. Sì, anche l'agente segreto deve vedersela con l'intelligenza artificiale, il grande spauracchio di questi ultimi anni. Per evitare che quest'arma misteriosa, in grado di infiltrarsi in ogni sistema informatico, cada nelle mani sbagliate, Hunt si imbarca in una missione che lo porta ovunque, dalla Norvegia ai gradini di Piazza di Spagna, a Roma.

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Mission Impossible - Dead Reckoning Parte Uno: Tom Cruise in una scena

Nel viaggio ritrova vecchie conoscenze, dal Benji Dunn di Simon Pegg a Ilsa Faust di Rebecca Ferguson, e incontra facce nuove, su tutti la Grace interpretata da Hayley Atwell, ladra la cui strada si intreccia più volte con quella dell'agente segreto. Lanciarsi da un aereo non è più la cosa più pericolosa da fare: quando il tuo avversario potrebbe essere dovunque, guardarsi le spalle diventa praticamente impossibile. Quindi perfetto per questa saga.

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Mission Impossible - Dead Reckoning Parte Uno: Tom Cruise, Ving Rhames, Rebecca Ferguson, Simon Pegg in una foto

Sempre a Cannes, Tom Cruise ha raccontato di essersi buttato dal tetto di casa quando era un ragazzino: della serie "avere qualcosa nel sangue". La saga di Mission: Impossible non poteva quindi trovare protagonista migliore. Da grande appassionato del proprio lavoro, la star sa che per film come questo ci vuole una preparazione rigorosa. Lui stesso dice di ricordare ogni segno per terra, ogni lente usata sui set in cui ha lavorato. È improbabile quindi che non si renda conto di non avere più la forza e l'elasticità di un tempo.

Sarà forse per questo che Dead Reckoning Parte Uno ha un tono malinconico: il nemico non ha corpo perché in realtà il vero avversario di Ethan Hunt, e di Tom Cruise stesso, è il tempo. La sfida più grande per l'attore e per il personaggio, che ormai, dopo quasi 30 anni insieme, sono un tutt'uno, è con se stessi. È sicuramente un aspetto affascinante, ma il tempo che passa comincia a rendere purtroppo meno convincente Cruise e di conseguenza tutto il franchise.

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Mission Impossible - Dead Reckoning Parte Uno: una scena del film

È perciò comprensibile che il divo abbia deciso di andare verso la conclusione della saga: stiamo davvero assistendo alla fine di un'epoca. Per rendere meno solitario questo viaggio d'addio, Cruise ha scelto per Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno un cast perfetto: le tante donne di cui si circonda rubano tutte la scena, dall'ironica Hayley Atwell, a Pom Klementieff, che sembra uscita da un film muto e utilizza soprattutto i movimenti e il suo viso particolarissimo più che le parole.

E stavolta è proprio il rapporto tra il protagonista e gli altri personaggi a regalare sorprese. Al contrario delle scene d'azione, che sono sì spettacolari, ma soffrono tutte di un effetto "già visto". La sequenza del treno ricorda moltissimo Uncharted, quella in macchina in giro per Roma purtroppo arriva dopo Fast X, che ha utilizzato gli stessi luoghi. Siamo certi però che, trattandosi di un film girato in back to back e diviso in due parti, il meglio sia stato lasciato per il prossimo capitolo. È l'inizio di un lungo addio.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Mission: Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, questa è la prima parte di un lungo addio: Tom Cruise si prepara a salutare Ethan Hunt, personaggio con cui condivide la passione per l'adrenalina. Continuare a fare stunt così pericolosi molto probabilmente non è più facile come una volta e il divo si prepara dunque a concludere la saga nel modo migliore possibile. Ecco perché questa volta il nemico dell'agente segreto non ha volto: il vero antagonista di Cruise e Hunt è il tempo.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • La passione di Tom Cruise per il cinema e l'adrenalina.
  • La bravura e il carisma del resto del cast.

Cosa non va

  • Il fatto che il film sia "un'introduzione" di 163 minuti.
  • Le scene d'azioni sono spettacolari, ma soffrono di un effetto "già visto".