Il Museo Nazionale del Cinema ospita negli spazi della Mole Antonelliana, dal 4 ottobre 2012 al 6 gennaio 2013, la mostra 'Metropolis. Il capolavoro ritrovato', un progetto della Deutsche Kinemathek - Museum für Film und Fernsehen (Berlino), a cura di Peter Mänz e Kristina Jaspers. La mostra, che arriva in Italia dopo esser stata presentata a Berlino, Parigi e Toulouse, riunisce per la prima volta i documenti originali del film, appartenenti prevalentemente alle collezioni della Deutsche Kinemathek, arricchite da una serie di immagini provenienti dagli archivi della Cinémathèque française. Tantissimi i pezzi in mostra, che comprendono la sceneggiatura, la partitura della colonna sonora, i progetti architettonici e i bozzetti dei costumi, i disegni degli effetti speciali, gli accessori di scena e l'attrezzatura cinematografica, oltre a centinaia di fotografie delle riprese, realizzate durante la lavorazione, che mostrano l'enorme impegno, ma anche la creatività dei partecipanti.
L'esposizione si sviluppa in diversi spazi del museo. Nell'Aula del Tempio una spettacolare scenografia, ispirata al film e costituita da 33 grattacieli, ospita le vetrine con gli oggetti in mostra e la ricostruzione in 3D con proiezione olografica della trasformazione del robot Maria. Frontalmente a questo allestimento, nella vetrina sotto i proiettori 35mm, trovano posto 8 teste che rappresentano la morte e i sette vizi capitali, modelli in gesso sulla base dei quali vennero realizzate le maschere degli attori. Sulla rampa elicoidale, invece, il percorso di visita è un viaggio alla scoperta di Metropolis. Alle foto di scena, ai bozzetti delle scenografie e dei costumi, alla partitura originale vengono affiancate pagine della sceneggiatura originale che ne illustrano la realizzazione, il tutto intervallato da 7 monitor che proiettano spezzoni del film, con le sequenze ricostruite e ritrovate. Sempre sulla rampa elicoidale, un breve percorso racconta il restauro del film, grazie al ritrovamento di una copia conforme all'originale del 1927 e conservata presso il Museo del Cine di Buenos Aires. Infine, nell'area accoglienza del museo è possibile assistere alla proiezione del documentario Die Reise nach Metropolis di Artem Demenok, in versione originale con sottotitoli in italiano, dedicato all'importanza storica e artistica del capolavoro di Fritz Lang, mentre nel colonnato della Mole Antonelliana trova posto un grande quadro illuminato tridimensionale che rappresenta il quadrante della macchina cuore, protagonista di una delle scene più importanti del film.
Il titolo della mostra, "il capolavoro ritrovato", sintetizza la storia tormentata di Metropolis, che subì notevoli tagli già successivamente alla première del 1927. Solo nel 2008 fu scoperta a Buenos Aires una versione quasi completa, divenuta oggetto di un importante restauro, ceduta da un collezionista anni prima al Museo del Cinema e mai visionata prima. I documenti raccolti per la mostra e le nuove immagini restaurate del film riportano in vita le fasi della produzione e consentono di comprendere più profondamente quest'opera, dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità. A completamento della mostra, un catalogo edito dal Museo Nazionale del Cinema che comprende le immagini di tutte le opere in mostra, le nota biografica e la filmografia di Fritz Lang, una scheda del film, il tutto arricchito da un importante saggio introduttivo a firma di Paolo Bertetto. La mostra verrà inaugurata il 4 ottobre alle ore 19.00 al Museo Nazionale del Cinema. Sempre il 4 ottobre, alle ore 21.00 al Cinema Massimo, sarà presentato Metropolis di Fritz Lang, con proiezione digitale 2k, nella versione sonorizzata con la partitura originale composta nel 1927 da Gottfried Huppertz. .