Dopo mesi di silenzio, Mashle Magic and Muscles conferma ufficialmente la finestra di uscita della terza stagione: 2027. L'annuncio, arrivato durante il Jump Festa 2026, prepara il terreno all'arco narrativo più decisivo e spettacolare dell'intera serie.
La stagione 3 di Mashle e l'arco dell'Esame dei Divine Visionary
L'annuncio arrivato durante il Jump Festa 2026 ha messo fine a un'attesa fatta più di supposizioni che di certezze: la terza stagione di Mashle andrà in onda nel 2027. Nessuna data precisa, è vero, ma abbastanza per dare una forma concreta al futuro dell'adattamento, annunciato fin dall'inizio come una trasposizione completa del manga di Hajime Komoto.
Dopo la conclusione della seconda stagione, il progetto sembrava sospeso in una zona grigia, ufficialmente "in sviluppo" ma senza coordinate temporali. Ora quella nebbia si dirada.
Narrativamente, la stagione 3 ripartirà dall'arco dell'Esame dei Divine Visionary, uno snodo centrale che mette Mash di fronte alla prova più dura della sua parabola. Non si tratta solo di sopravvivere in un mondo che continua a rigettarlo, ma di competere apertamente per un titolo che potrebbe ribaltare l'equilibrio di potere e contrastare Innocent Zero. A complicare ulteriormente la situazione c'è la rivalità con la Walkis Academy, il cui candidato di punta non è solo un avversario formidabile, ma anche un fedele servitore del nemico. Un conflitto che diventa personale, ideologico e simbolico allo stesso tempo.
Questo arco narrativo riesce in un equilibrio raro: alza drasticamente la posta emotiva senza rinunciare alla comicità che definisce l'identità della serie. Le gag restano affilate, ma si inseriscono in un contesto più teso, dove l'azione guadagna peso e ritmo. Non a caso, l'Esame dei Divine Visionary è considerato il penultimo arco del manga, un vero ponte verso il finale, e la sua resa animata sarà determinante per il giudizio complessivo sull'adattamento.
Perché Mashle resta un gioiello sottovalutato di Shonen Jump
Nonostante i numeri solidi e una fanbase affezionata, Mashle: Magic and Muscles ha sempre vissuto all'ombra di titoli più rumorosi. Serie come Jujutsu Kaisen, My Hero Academia o DanDaDan hanno occupato lo spazio mediatico con una forza tale da rendere difficile emergere, soprattutto per un'opera dalla durata relativamente breve. Eppure, dietro quella patina di "parodia muscolare" si nasconde una costruzione sorprendentemente coerente.
Mashle funziona perché conosce i codici dello shonen e li piega con intelligenza: prende il mondo della magia, un po' in stile Harry Potter tra casate scolastiche e un direttore barbuto, lo svuota della sua solennità e lo rimette in piedi attraverso il corpo, la forza fisica e un protagonista che risponde all'assurdo con una logica tutta sua. Il risultato è una commedia costante, ma mai casuale, sostenuta da un cast ben caratterizzato e da sequenze d'azione che, stagione dopo stagione, hanno mostrato una crescita evidente.
La seconda stagione dell'anime ha segnato un salto qualitativo importante sul piano registico e animativo, affinando tempi comici e coreografie. Se la terza stagione seguirà lo stesso percorso evolutivo, l'arco dell'Esame dei Divine Visionary potrebbe rivelarsi uno dei momenti visivamente più riusciti dell'intera serie. Ed è qui che l'attesa fino al 2027 smette di sembrare un ostacolo e diventa quasi una promessa: più tempo per rifinire, più spazio per valorizzare un racconto che merita di essere preso sul serio, anche quando fa ridere.