Marvel, Kevin Feige risponde a Martin Scorsese: "Una dichiarazione infelice"

Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha commentato per la prima volta le frasi di Martin Scorsese sui film Marvel bollandole come 'infelici'.

Kevin Feige ha risposto a Martin Scorsese e alle sue frasi sui film Marvel per la prima volta da quando la polemica è esplosa, durante il mese di ottobre, quando, ai microfoni di Empire, il regista premio Oscar ha definito i film con Captain America e compagni delle "passeggiate in parchi a tema".

Se Martin Scorsese ha avuto man forte da colleghi illustri, come Francis Ford Coppola o Ken Loach, e ha addirittura rincarato la dose dalle colonne del New York Times, Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios e architetto del MCU, ha dato finalmente la sua versione ai microfoni del The Hollywood Reporter, dichiarando: "Penso che non sia così come dice, sono dichiarazioni infelici. Penso a me stesso e a tutti coloro che lavorano a questi film, persone che adorano il cinema, amano i film, adorano andare al cinema, amano quell'esperienza comunitaria che dà solo un cinema pieno di persone". Altro che sfortuna per l'industria cinematografica, insomma: per Feige i film Marvel sarebbero una vera boccata d'ossigeno.

Quello che, però, Scorsese contesta alla Marvel e a chiunque alimenti le sale di cinecomic e franchise non è il fatto di portare o meno la gente al cinema: film come quelli sugli Avengers, dal suo punto di vista, non solo non accrescono l'esperienza umana ed emotiva dello spettatore, ma appiattiscono le differenze tra generi e stili per l'esigenza di progettare solo ciò che è ad uso e consumo di un pubblico, in definitiva, sempre più pigro. "Ciò che manca è il mistero, il pericolo emotivo" ha scritto Scorsese nel suo articolo. "Non esiste rischio. Le immagini sono pensate per soddisfare una serie specifica di esigenze e sono progettate come variazioni su pochi temi". Eppure Kevin Feige è qui a dichiarare esattamente il contrario: il rischio e la sperimentazione, a parer suo, sono insiti nel lavoro che sta dietro alla costruzione di quel MCU che realizza continuamente film sperimentando non solo con i generi ma anche con i personaggi: "Abbiamo fatto Civil War, per esempio, facendo scontrare i nostri due personaggi più popolari. Abbiamo ucciso metà del nostro universo alla fine di un film. Per noi è divertente prendere il successo e usarlo per rischiare in direzioni differenti".

Feige, che ha ribadito di non avere mai avuto il piacere di incontrare personalmente Martin Scorsese, ha chiuso il suo intervento sull'affaire Scorsese dichiarando che: "Ciascuno ha una sua definizione di cinema. Ognuno ha una diversa definizione di arte. Ognuno ha una diversa definizione di rischio. Alcune persone non pensano che il nostro sia cinema. Tutti hanno diritto alla loro opinione e tutti hanno il diritto di ribadirla, di scrivere articoli in cui continuano a parlarne, e io non vedo l'ora di sapere cosa succederà dopo. Nel frattempo noi continuiamo a fare film".