Nella giornata di ieri, Variety ha scioccato i fan pubblicando un lungo approfondimento che getta luce sulle difficoltà affrontate dai Marvel Studios negli ultimi tempi, dai problemi produttivi con gli sceneggiatori e i VFX artists ai molteplici flop al box office, passando per l'eccessiva mole di serie prodotte per lo streaming e i problemi legali di Jonathan Majors.
Lo scorso settembre, durante la riunione annuale dei dirigenti nella splendida cornice di Palm Springs, gli executive hanno discusso di tutti questi problemi. Al contrario degli scorsi anni, dove c'era sempre un'atmosfera fiduciosa e a tratti persino ricolma di arroganza, dati i continui successi del Marvel Cinematic Universe al box office globale, quest'anno i dirigenti Marvel sono entrati in modalità crisi e hanno vagliato una serie di opzioni per correre ai ripari. Ma andiamo con ordine.
Il processo a Jonathan Majors e il possibile recast di Kang
La questione più urgente è relativa a Jonathan Majors, interprete di Kang il Conquistatore, scelto dai Marvel Studios per interpretare il grande villain della Saga del Multiverso. L'attore è stato arrestato (e subito rilasciato) a marzo 2023 dopo un litigio con l'ex fidanzata, che lo ha accusato di aggressione e violenza. Nonostante le prove portate dalla difesa, il giudice ha rifiutato la mozione di rigetto e ha deciso di andare a processo nei confronti dell'attore, che rischia 12 mesi di carcere o 3 anni di libertà vigilata.
Disney ha deciso di aspettare e vedere l'evoluzione della vicenda legale prima di prendere una decisione riguardo al recast, ma già dopo le reazioni negative e il fallimento commerciale di Ant-Man and The Wasp: Quantumania (che ha incassato solo $476 milioni a fronte di un budget di $200 milioni) i Marvel Studios avevano iniziato a riconsiderare la sua importanza in questa Saga.
In seguito alle accuse e con il processo imminente, pare che Marvel stia vagliando due possibilità: un recast dell'attore, oppure una sostituzione di Kang con Doctor Doom. "Fare un recasting di Majors è un'opzione, dato che Feige ha già sostituito Terrence Howard con Don Cheadle", afferma una fonte anonima a Variety. "Marvel non ha paura di cambiare completamente direzione, anche dopo i loro grandi annunci. Armor Wars è stata annunciata come serie ed ora diventerà un film, mentre dopo i tanti sforzi per adattare gli Inumani in un film, ora il brand è completamente sepolto."
Il possibile ritorno degli Avengers originali
Durante la riunione sono state considerate anche alcune mosse d'emergenza per attirare nuovamente l'attenzione del pubblico nei confronti dell'MCU, tra cui la possibilità di realizzare un nuovo film sugli Avengers originali facendo tornare in vita Iron Man e Black Widow. Lo studio non ha ancora messo in sviluppo nulla di concreto ma, qualora decidesse di realizzare questo progetto, dovrebbe prepararsi a stanziare un budget di gran lunga superiore rispetto al passato a causa dell'elevato cachet di star come Robert Downey Jr. e Scarlett Johansson.
Nel libro "MCU: The Reign of Marvel Studios", inoltre, la giornalista Joanna Robinson ha rivelato che il piano era quello di riprendere Downey Jr. per Avengers: Secret Wars e spingerlo a chiamare Chris Evans per convincerlo a tornare nei panni di Captain America, in modo tale da riunire i Vendicatori originali (considerando che Hulk e Thor non sono mai andati via e che Occhio di Falco - incidente di Jeremy Renner permettendo - tornerà nei prossimi progetti).
La disastrosa produzione di She-Hulk: Attorney At Law
Variety descrive nel dettaglio la disastrosa produzione di She-Hulk: Attorney At Law, la serie con protagonista Tatiana Maslany, i cui problemi nella CGI sono un sintomo di un marciume più profondo, vale a dire una mancanza di supervisione sullo sviluppo della sceneggiatura. "La cosiddetta 'pessima CGI' che avete visto era dovuta a sceneggiature incomplete. Non è colpa della Alonso. È colpa di Feige, e anche di chi sta sopra di lui", afferma un VFX artist rimasto anonimo. "Questi problemi dovrebbero essere affrontati in fase di pre-produzione."
Nella versione originale, infatti, il flashback con la trasformazione della protagonista non avveniva fino all'episodio 8, ossia il penultimo episodio. Ma dopo che un gruppo di dirigenti Marvel ha supervisionato il girato, si sono resi conto che la scena doveva avvenire nel primo episodio in modo che il pubblico potesse vedere fin da subito l'origine del personaggio; ciò ha significato una mole di lavoro per il team di VFX con una data di scadenza anticipata di parecchi mesi, con il compito di sistemare il pasticcio in post-produzione. Così facendo ogni episodio è arrivato a costare $25 milioni di dollari, per un totale di $225 milioni per l'intera serie; un budget di gran lunga superiore a quello dell'ultima stagione de Il trono di spade, ma senza lo stesso interesse del pubblico.
I timori sul flop di The Marvels
Il prossimo film in uscita è The Marvels, con protagoniste Brie Larson e Iman Vellani, che già non gode di buona reputazione a causa dei numerosi commenti negativi rivolti alle attrici, ai film e alle serie di cui sono state protagoniste, e al caos che costantemente si scatena online quando si parla di loro. Addirittura, il film è arrivato a costare ben 250 milioni di dollari, ma le prime stime prevedono un debutto tra i $75 milioni e gli $80 milioni negli Stati Uniti, molto al di sotto di altri film Marvel con lo stesso budget. I dirigenti, inoltre, sono rimasti scioccati dal fatto che la regista Nia DaCosta si è spesso allontanata durante la post-produzione per iniziare le riprese di un altro suo film.
Contrariamente alla norma - dove i test screening sono riservate solamente ai dipendenti Disney e alle famiglie - stavolta gli studios hanno organizzato una proiezione di prova con risultati decisamente poco incoraggianti, il che li ha portati ad organizzare ben quattro settimane di riprese aggiuntive per "rendere la storia più coesa". Proprio per questo la compagnia ora teme un flop al box office, che sarebbe l'ennesimo.
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La scarsa qualità della CGI di Ant-Man and The Wasp: Quantumania
Una delle critiche più spesso rivolte ad Ant-Man and The Wasp: Quantumania riguarda la scarsa qualità della CGI presente nel film. "C'erano almeno dieci scene in cui i VFX erano stati aggiunti all'ultimo momento ed erano tutti sfocati", ha dichiarato una fonte anonima a Variety. "È stato assurdo, non ho mai visto nulla di simile in tutta la mia carriera. Ne parlavano tutti, persino i figli dei dirigenti."
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Il motivo di questo calo nella qualità è dovuto sia all'anticipo del film di quasi cinque mesi, sia il fatto che gli studios hanno organizzato una sessione di riprese aggiuntive tre settimane prima dell'uscita per cambiare completamente il finale. Questo rappresenta uno dei motivi per i quali gli impiegati nel reparto effetti visivi interno alla Disney hanno votato a favore di una sindacalizzazione.
Le continue riscritture di Blade
Non è stata una vita facile per il reboot di Blade: annunciato durante il San Diego Comic-Con del 2019, il film ha subìto numerosi cambiamenti tra cui due registi, cinque sceneggiatori e una riscrittura completa sei settimane prima dell'inizio delle riprese, posticipate a data da destinarsi a causa dello sciopero degli attori di Hollywood. Ad un certo punto, rivela Variety, la storia era cambiata così tanto da diventare "un film guidato da donne e pieno di lezioni di vita moraliste" dove Blade era stato relegato a personaggio secondario. Pare addirittura che Mahershala Ali abbia quasi abbandonato il ruolo a causa della costante insoddisfazione nei confronti della sceneggiatura.
Il problema di Disney+ e la sovrapproduzione
Una fonte interna ai Marvel Studios, rimasta anonima, afferma che i veri problemi dell'MCU sono nati nel 2020, quando l'ex CEO di Disney Bob Chapek ha ordinato di realizzare una miriade di serie per riempire il catalogo di Disney+. Il piano era quello di avere costantemente nuovi prodotti dell'MCU, sia in tv che al cinema, in modo da sfruttare il più possibile il brand Marvel (stessa cosa con Lucasfilm per i prodotti di Star Wars).
I dirigenti sono arrivati a porsi domande sulla validità dell'ambiziosa strategia di estendere il brand dai film al mondo dello streaming, sostenendo che "intrecciare la narrazione con le serie è stato un errore, forse". Lo stesso Bob Iger, CEO di The Walt Disney Company, qualche mese fa aveva ammesso: "Ci sarebbe piaciuto che alcune delle nostre produzioni più recenti avessero prestazioni migliori. Penso che lo zelo eccessivo nel far crescere sostanzialmente i nostri contenuti per lo streaming abbia finito per creare un'offerta troppo abbondante per il pubblico, diluendone l'attenzione e la concentrazione".
Il licenziamento di Victoria Alonso
Improvvisamente, dopo quasi vent'anni, Victoria Alonso (la responsabile degli effetti visivi e della post-produzione) è stata licenziata dai Marvel Studios. La motivazione ufficiale era di carattere contrattuale, perché aveva promosso il suo film Argentina, 1985 agli Oscar senza autorizzazione. Una fonte di Variety, però, rivela ben altro: pare che la Alonso sia stata usata come capro espiatorio per giustificare il calo nella qualità della CGI dei film, e che i problemi sul fronte VFX siano da ricondursi ad un livello superiore nella mancanza di attenzione e controllo durante la fase di sviluppo delle sceneggiature, che costringe a sistemare gli errori in fretta e furia durante la fase di post-produzione. Sia nel caso di WandaVision che nel caso di She-Hulk: Attorney At Law gli effetti visivi degli episodi sono stati lavorati fino all'ultimo momento, addirittura facendo uscire le puntate con effetti incompleti sistemati successivamente attraverso la sostituzione degli episodi con versioni rimaneggiate.