Martin Scorsese ha risposto seccamente alla domanda di aver dato poco spazio ai personaggi femminili nei film girati nell'arco della sua carriera e lo ha fatto a Roma, in occasione della presentazione del suo ultimo film, prodotto da Netflix.
E' un Martin Scorsese appassionato quello visto oggi alla Festa del Cinema di Roma 2019, dove presentava l'attesissimo The Irishman. Fede ne fa non solo il fervido racconto di come sia riuscito a portare sullo schermo un film a lungo sognato, ma anche il modo in cui ha preso di petto alcune critiche rimandate immediatamente al mittente. Come quella fatta da un membro della stampa italiana riguardo alla scarsa presenza di personaggi femminili del suo cinema in rapporto a quelli maschili.
L'episodio è stato riportato da Indiewire, che ha anche ripreso le parole di Martin Scorsese in risposta alla "scomoda" questione. L'origine di tutto ciò è da legarsi, verosimilmente, ad alcune critiche arrivate dagli Usa da parte di alcuni giornalisti, i quali si erano lamentati per il poco spazio lasciato ad Anna Paquin in The Irishman: "Questa domanda mi perseguita da così tanto tempo, dagli anni '70. È la storia a chiamare il suo protagonista ideale, non importa se uomo o donna. Non contano allora L'età dell'innocenza, di cui nessuno si ricorda mai, o Sharon Stone in Casinò? Non ho più tempo da sprecare con queste cose, alla mia età. Ho 76 anni, non ho più tempo".
Queste le parole del regista che hanno trovato una sponda amica anche nella produttrice del film targato Netflix, Emma Tillinger Koskoff, che ha citato Alice non abita più qui interpretato da Ellen Burstyn, per il cui ruolo ha anche avuto una nomination all'Oscar ed è stato definito come uno "dei film più femministi che hanno definito l'era della New Hollywood. Mentre in L'età dell'innocenza, tratto da un romanzo di Edith Wharton i ruoli principali erano di Michelle Pfeiffer e Winona Ryder".
La platea ha applaudito calorosamente l'intervento di Martin Scorsese, si legge ancora Indiewire, per quello che è stato l'incontro più atteso della kermesse romana non solo per l'opera in sé ma anche per via della presenza del regista che in questi giorni è stata al centro di polemiche per i suoi giudizi sui cinecomic, definiti come parchi a tema che poco hanno a che fare con la Settima Arte. Un parere, quello sui film Marvel, condiviso con termini ancor più forti, anche da Francis Ford Coppola. Per quanto riguarda comunque The Irishman arriverà in alcune sale selezionate dal 4 al 6 novembre grazie alla distribuzione della Cineteca di Bologna, per poi arrivare in streaming dal 27 dello stesso mese.