Mank: Steven Soderbergh ha aiutato a migliorare una scena del film di David Fincher

David Fincher e il montatore di Mank hanno svelato in che modo i commenti di Steven Soderbergh hanno permesso di migliorare una scena del film.

Mank ha potuto contare sulla collaborazione di Steven Soderbergh, come ha rivelato il regista David Fincher in un'intervista rilasciata a IndieWire.
I due filmmaker sono da tempo amici e si sono aiutati anche in passato durante la realizzazione dei rispettivi progetti.

Steven Soderbergh sembra abbia espresso delle perplessità all'amico David Fincher solo a causa della scena di Mank in cui si mostra una festa in costume. In quel passaggio della storia lo sceneggiatore Herman J. Mankiewicz interpretato da Gary Oldman è ubriaco e si scaglia contro l'editore William Randolph Hearst, parte affidata all'attore Charles Dance.
Il montatore Kirk Baxter ha spiegato: "Soderbergh è venuto da me per dirmi che non capiva perché Hearst stesse sopportando Mank. E io e David ne abbiamo parlato. Realizzo un film con David, per David, e non sono esposto alle opinioni di molte persone durante il processo del montaggio. Ma ho scoperto che quella critica mi abbia aiutato. Non offriva la risposta, proponeva solo la domanda".

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Fincher pensava semplicemente che Hearst considerasse Mank quasi come se fosse un giullare di corte e gli stesse dando lo spazio per mettersi in crisi da solo, un film su Don Chisciotte ispirato a Hearst, poi diventato la base per Quarto Potere. La critica di Soderbergh ha però fatto capire al regista che il ritmo della sequenza era sbagliato: "Semplicemente significava che stavo concedendo troppi vuoti nella scena. Stavo proponendo troppe pause tra i monologhi di Mank in cui qualcuno poteva intervenire. Non stavo mostrando la scena in modo abbastanza veloce e rimuovendo 10 inquadrature da una parte e 15 da un'altra, Mank sembra maggiormente un treno in corsa. E ci sono meno opportunità per qualcuno che avrebbe potuto dire 'Smettila con questa follia!'. Ha qualcosa da dire e lo farà".

La scena ha inoltre richiesto a Gary Oldman un grande impegno perché doveva pronunciare un monologo di sette minuti e, pur dovendo interpretare una persona ubriaca, doveva farsi capire dagli spettatori. Il montatore ha sottolineato che il premio Oscar gli ha regalato moltissimo materiale da poter utilizzare: "Gary era così bravo e il modo in cui David ha costruito la scena, con lui che camminava intorno al tavolo, ha reso estremamente chiaro come raccontare quel momento".