Magic Mike: Steven Soderbergh pensa che l'universo si espanderà ulteriormente

Steven Soderbergh ha parlato della possibile espansione dell'universo di Magic Mike in vista dell'arrivo del prossimo film.

Steven Soderbergh ha rivelato che sta valutando la possibilità di sviluppare un universo cinematografico basato su Magic Mike, espandendo ulteriormente il progeetto composto dai film, dallo spettacolo teatrale e da una serie di genere reality.
Il regista ha parlato della situazione in una nuova intervista rilasciata a Variety in cui ritorna a parlare dei progetti legati al personaggio interpretato da Channing Tatum.

Il regista Steven Soderbergh ha dichiarato: "Penso che ci siano altre cose da fare all'interno di quello che ora considero come un universo di Magic Mike. Ci sono storie che possono essere raccontate e hanno la stessa specie di senso morale, affrontano gli stessi soggetti che coinvolgono comunque la danza ma non contengono Mike Lane".

Nel primo film il protagonista interpretato da Channing Tatum introduce un nuovo personaggio nel mondo degli spogliarellisti, mentre nel sequel Mike ritornerà per un'ultima volta in quel mondo per dire addio alla sua precedente carriera. In Magic Mike's Last Dance il personaggio principale, inoltre, cercherà di sviluppare uno spettacolo dal vivo nello stesso spirito del suo gruppo di danza. Soderbergh ha ribadito: "Il film è una specie di procedural inventato su come Mike ha l'idea di uno show e poi affronta gli ostacoli, e ce ne sono molti, per provare a realizzare la sua visione di cosa potrebbe essere questa nuova cosa. Si tratta di una variazione di All That Jazz".

Il prossimo film arriverà su HBO Max, tuttavia il filmmaker ha dichiarato che potrebbero essere organizzate delle proiezioni in sala: "Certamente è difficile discutere sul fatto che non sia un film che verrebbe apprezzato maggiormente in sale, perché abbiamo quei dati. Le persone, in particolare le donne, andavano nei cinema in branco, in gruppi numerosi, per vedere i film di Magic Mike. Quella è attualmente la conversazione con la Warner: possiamo renderlo un evento? E se lo facessimo, dovremmo distribuirlo nei cinema?".