Mad Max: Fury Road è considerato uno dei migliori film del decennio, ma la lavorazione è stata lunga e tormentata tanto che la pellicola, per colpa dei ritardi, è andata in post-produzione senza inizio né finale.
La visione del regista George Miller non gli ha impedito di incappare in numerosi problemi durante la lavorazione del film. Sono proverbiali le liti tra Charlize Theron e Tom Hardy che hanno movimentato il set. Per via dei ritardi, inoltre, è stato esaurito il budget. I produttori hanno così fatto entrare il film in post-produzione anche se mancavano l'inizio e il finale. Tutte le scene alla Cittadella non erano ancora state girate, ma le riprese sono state dichiarate concluse e Miller è stato costretto ad andare al montaggio.
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Il racconto dei retroscena della lavorazione svelati da membri della crew sono stati pubblicati dal New York Times in cui si legge:
"Avevamo sforato lo schedule, e lo studio era terrorizzato perché stavamo andando fuori budget. Così il presidente di Warner Bros. Jeff Robinov è volato in Namibia, all'epoca c'era un conflitto interno con Kevin Tsujihara su chi dovesse guidare lo studio e questo non ha fatto bene al nostro progetto. Per far vedere che aveva in mano la situazione, Jeff companfo ha detto 'Le riprese termineranno l'8 dicembre, non importa cosa avete, e questo è tutto.' Non avevamo ancora girato nessuna scena nella Cittadella, in cui il libro inizia e finisce così come il film, e dovevamo andare in post-produzione senza quel girato. Era quasi incomprensibile".
Per fortuna le cose non sono andate bene per Jeff Robinov che ha perso il posto di dirigente a favore di Kevin Tsujihara. Kevin ha autorizzato i reshoots in Australia a fine 2013 dando al film un inizio e un finale.