Il sito FX Guide ha pubblicato un interessante approfondimento dedicato al lavoro compiuto con gli effetti speciali per ottenere lo spettacolare risultato finale che contraddistingue Mad Max: Fury Road, diretto da George Miller.
Il direttore della fotografia John Seale ha utilizzato numerose telecamere digitali per catturare nel migliore dei modi le sequenze che hanno coinvolto più di centocinquanta veicoli ideati da Colin Gibson, sotto la guida attenta dei supervisori agli effetti speciali Andy Williams, Dan Oliver e di Guy Norris, che si occupa di coordinare e supervisionare le controfigure.
Dopo le riprese effettuate nel deserto della Namibia, il lavoro è passato agli esperti di effetti visivi che hanno lavorato sul materiale aggiungendo dettagli ai paesaggi, rimuovendo i cavi necessari per realizzare le sequenze d'azione, modificando le luci naturali e creando dal nulla tempeste di sabbia o alcune parti delle scenografie.
La Cittadella, ad esempio, è stata costruita utilizzando le scene girate in Namibia e a Sydney e i due ambienti sono stati fusi insieme per dare un maggior senso di realismo grazie alle superfici, alle forme e allo spessore, elementi che sarebbe stato impossibile ricreare allo stesso modo creandoli solo in digitale.
Le rocce sono quelle presenti nell'area delle Blue Mountains, in una zona a ovest di Sydney, e per ottenere le immagini con la luce giusta si sono attese le perfette condizioni meteo.
Il software utilizzato per ottenere un risultato finale di quel livello si chiama Photoscan e ha aiutato a costruire modelli del terreno e qualsiasi altro elemento.
Per quanto riguarda la Cittadella hanno lavorato sulla forma e anche sul colore delle costruzioni naturali fino a raggiungere quanto voluto da George Miller, tra cui l'aspetto finale della piattaforma-balcone da cui Joe parla ai suoi cittadini, sequenza creata con quanto girato negli studi della Fox, alla presenza di centocinquanta comparse, numero successivamente aumentato a 30mila grazie agli effetti digitali, mentre l'acqua era come un po' di pioggia, poi aumentata in digitale.
L'unione di immagini reali ed effetti realizzati in post-produzione ha contraddistinto tutta la lavorazione di Fury Road, mentre per far sembrare le scene realizzate di giorno in notturna si è scelto di sovraesporre le immagini, e se uno spettatore osservasse con attenzione la sequenza si accorgerebbe che inizialmente è più scura e poi si illumina per riflettere quanto accade veramente con la nostra vista quando si abitua alla notte.
Per quanto riguarda l'inseguimento finale si è persino immortalato un po' di sabbia e rocce con un iPhone 6 per poi utilizzare quella polvere nel montaggio, risultando così molto più naturale.
Charlize Theron ha invece indossato una protesi e un guanto verde per le scene di Furiosa, elementi poi ovviamente rimossi durante la post-produzione.
Il cielo è stato infine un aspetto molto importante per il film e per ottenere la combinazione che Miller considerava perfetta dal punto di vista cromatico e visivo è stato necessario sostituire le immagini originali con quelle considerate più appropriate, pur essendo state scattate in luoghi completamente diversi da quelli scelti per il set.
Ecco alcune delle foto del prima e dopo: