La recente campagna di crowdfunding supportata da Lucy Lawless a favore di Dayna Grant, celebre stunt coinvolta in un incidente sul set di Lord of the Rings e costretta a sottoporsi a un'operazione chirurgica, ha spinto Amazon Studios a definire "completamente inaccurate" le accuse contro la scarsa sicurezza sul luogo di lavoro sul set della nuova serie.
Come riportato da Deadline, Amazon Studios ha dichiarato a tal proposito: "Amazon Studios considera la salute fisica, mentale ed emozionale dei suoi cast e delle crew con il massimo della responsabilità. Per questo motivo, l'azienda rispetta alla lettera quanto richiesto dai protocolli sulla sicurezza della Nuova Zelanda. Qualsiasi accusa mossa nei nostri confronti riguardo alla scadente sicurezza sul luogo di lavoro è completamente falsa".
La risposta di Amazon Studios aveva l'obiettivo di capovolgere quanto affermato dal The New Zealand Harold che, in un articolo basato sulla testimonianza di una persona anonima, ha definito scadente la sicurezza sul set di The Lord of the Rings. L'approfondimento in questione afferma: "Sul set della serie sono avvenuti almeno due incidenti mai segnalati al WorkSafe a causa delle pessime condizioni lavorative cui sono sottoposte le maestranze coinvolte nelle riprese sul set".
La produzione rispetta ben due protocolli lavorativi: il primo è quello previsto da Amazon Studios, il secondo, invece, consiste nella legislazione sulla sicurezza della Nuova Zelanda. A occuparsi del rispetto delle migliori pratiche possibili sono circa trenta membri della crew. Un incidente sul set di Lord of the Rings ha coinvolto Dayna Grant, celebre stunt che ha riportato un aneurisma cerebrale e un danno alla parte superiore della colonna vertebrale. Secondo quanto riportato dal The New Zealand Harold, la stunt sarebbe stata costretta a tornare immediatamente al lavoro dopo la caduta mettendo a rischio la sua salute.
Altre interpretazioni, invece, sostengono che il sopraggiunto aneurisma fosse collegato alla sua carriera ventennale e non all'incidente sul set di Lord of the Rings. Anche Thomas Kiwi, stunt coinvolto in un incidente sul set della serie Amazon, è rimasto coinvolto in un incidente a causa dell'incuria dei membri della crew. A quanto pare, nemmeno questo incidente sarebbe stato segnalato alle autorità competenti in Nuova Zelanda, nonostante la presenza di un rigido protocollo da seguire. Infine, a non essere stato segnalato sarebbe anche un terzo incidente, che ha coinvolto Elissa Cadwell, cui Amazon Studios ha versato circa 500mila dollari.
Dei 16mila e 200 stunt che hanno lavorato sul set di Lord of the Rings, soltanto lo 0,068% è rimasto coinvolto in un incidente. Secondo quanto riportato da Te Hollywood Reporter, la prima stagione di Lord of the Rings costerà ben 450 milioni di dollari.