L'ora più buia, Gary Oldman svela: "Mi sono quasi intossicato per diventare Churchill"

Il protagonista del film diretto da Joe Wright ha svelato le conseguenze della sua trasformazione fisica nel politico britannico.

Gary Oldman ha interpretato il difficile ruolo di Winston Churchill nel film L'ora più buia e in una recente intervista ha svelato che le riprese hanno avuto su di lui delle conseguenze fisiche.
L'attore ha infatti dovuto fumare molti sigari e ha sottolineato: "Ho avuto una seria intossicazione da nicotina. Avevo un sigaro fumato per tre quarti, poi lo si accendeva e dopo un paio di riprese era finito, quindi dovevano darmene un altro nuovo. E facevamo circa 10 o 12 ciak per ogni scena".

Oldman è quindi arrivato a fumare circa 400 sigari durante tutta la produzione e, oltre agli effetti collaterali sulla star, hanno aumentato di circa 20.000 dollari il budget del film.

Il regista Joe Wright ha però sottolineato: "E' Winston Churchill. Non puoi avere Winston Churchill in scena senza un sigaro".

Il film, in arrivo nei cinema americani il 22 novembre e in quelli italiani il 18 gennaio, racconterà i mesi di maggio e giugno del 1940, periodo in cui le forze naziste si muovono attraverso l'Europa e una minaccia è imminente anche per il Regno Unito. Churchill deve preparare la nazione, nonostante un re pieno di dubbi e un partito che sta tramando contro di lui.

Fanno parte del cast anche Kristin Scott Thomas nel ruolo della moglie di Churchill, Clementine, Lily James in quello della sua segretaria, John Hurt che sarà Neville Chamberlain e Ben Mendelsohn che interpreterà re Giorgio VI.