Alla fine della seconda stagione di Loki, il personaggio principale interpretato da Tom Hiddleston assume un nuovo ruolo all'interno del MCU, così il regista della serie ci ha tenuto a spiegare meglio quale sia.
L'episodio si è concluso con l'ascesa al trono di Loki, non come re, ma come Dio delle Storie. Loki ha letteralmente intrecciato i rami anneriti del tempo che, secondo Victor Timely (Jonathan Majors), si stavano espandendo in un multiverso infinito, sostituendo il Telaio Temporale della TVA ormai distrutto con Yggdrasil, l'Albero del Mondo della mitologia norrena.
"Uno dei primi giorni di discussione su come avremmo trattato l'intero episodio finale, soprattutto l'ultima metà dell'episodio finale, è stato quello di guardare su Wikipedia la voce su Loki - non il personaggio dei fumetti, ma il vero dio [norreno], ed era il Dio delle Storie", ha detto Aaron Moorhead, che ha diretto l'episodio insieme a Justin Benson.
Moorhead e Benson hanno tenuto traccia delle linee temporali con una lavagna bianca su cui il produttore esecutivo Kevin Wright aveva scritto "Dio delle storie", un nome che l'ex Dio dell'inganno e Dio della malizia ha poi adottato anche nei fumetti.
"Era solo una piccola annotazione, ma l'abbiamo tenuta sempre a mente", ha continuato Moorhead. "Quindi abbiamo qualcuno che è il Dio della malizia, e [che] è il Dio del caos e dell'inganno e tutto il resto, che si è trasformato in - non direi nemmeno il Dio del tempo. Direi che è il Dio della Storia di tutti, ed è come un bibliotecario che la protegge e le permette di fiorire".
Loki 2, Tom Hiddleston ha improvvisato l'iconica battuta di Thor nel finale
Dopo aver succeduto Colui che Rimane (Majors) alla Fine dei Tempi, Loki ha ripristinato il libero arbitrio. Sarà anche il Dio della Storia di tutti, ma la storia di Loki nel Marvel Cinematic Universe è finita, almeno per ora.