Al via di un nuovo week end cinematografico nelle sale USA, con una serie di uscite all'insegna del disimpegno, almeno per quanto riguarda le wide release. A fare da capofila tra queste ultime è l'attesissimo e iperviolento comedic horror Zombieland di Ruben Fleischer, che vede protagonisti Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Emma Stone e Abigail Breslin nei panni dei sopravvissuti in un mondo ormai conquistato dai morti viventi.
Lo affianca la commedia The Invention of Lying, esordio alla regia di un lungometraggio - in tandem con Matthew Robinson, anche co-sceneggiatore - per il britannico Ricky Gervais. Il creatore di The Office interpreta qui l'uomo che introduce per primo il concetto di bugia in un mondo che non conosce la menzogna, e ne approfitta per migliorare la sua situazione professionale e personale - almeno fino al momento in cui le cose non iniziano a prendere una piega inattesa. Nel cast accanto a Gervais ci sono tanti volti noti, tra cui quelli di Jennifer Garner, Tina Fey, Rob Lowe, Jonah Hill e Fionnula Flanagan.
Altro interprete che debutta dietro la macchina da presa per Whip It, ma stavolta si tratta di una signora: la deliziosa Drew Barrymore tiene le redini del racconto per questa commedia ambientata nel mondo del roller derby femminile texano e tratto dal romanzo di Shauna Cross (autrice dello script del film) Derby Girl. Nei panni della giovane protagonista, una ragazza che la madre tenta di spingere a partecipare a concorsi di bellezza sui pattini, ma che preferisce l'adrenalina (e i lividi) del roller derby, c'è la brava Ellen Page, già candidata all'Oscar per Juno; nel cast anche Kristen Wiig, Marcia Gay Harden, Zoe Bell, Juliette Lewis e la stessa Barrymore.Tra le uscite in wide ricordiamo anche una re-release che sicuramente non lascerà indifferente il pubblico stelle e strisce: la riproposizione in 3D dei classici Pixar Toy Story e Toy Story 2.
In limited l'esordio che fa più rumore, per lo meno nei circoli degli appassionati, è quello di A Serious Man di Joel e Ethan Coen, che alcune voci della critica USA si sono già levate a definire uno dei migliori lavori del due minnesotano.