Durante il Tribeca Film Festival di pochi giorni fa, è stato festeggiato il venticinquesimo anniversario de Le iene. Harvey Keitel, Tim Roth, Michael Madsen, Steve Buscemi e Quentin Tarantino si sono riuniti e hanno rivelato alcune curiosità e dietro le quinte davvero interessanti. Il regista ha parlato della disastrosa prima proiezione ufficiale:
"È stata un disastro, non avevano la giusta lente nel proiettore, ma l'ho fatto partire lo stesso e si vedeva davvero male. Poi nel crescendo finale si sono accese le luci in sala, che qualcuno per fortuna ha spento. Poi sul più bello, quando tutti si puntano le pistole a vicenda, è andata via l'elettricità. È stato un fottuto disastro."
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Tarantino ha parlato, poi, del provino che ha fatto al cantante Tom Waits:
"È venuta tantissima gente assurda ai provini. Anche Tom Waits, ha letto il discorso su Madonna, quindi ho potuto sentire davvero Tom Waits dire quelle cose. E mi ha fatto molti complimenti sullo script, è stato uno dei primi ad aver detto che il mio lavoro era poetico."
Harvey Keitel ha detto che Le Iene stava per diventare uno spettacolo teatrale invece di un film:
"Abbiamo fatto due settimane piene di prove, che era una cosa molto atipica per Hollywood. Per un attimo, Quentin voleva trasformare il film in uno spettacolo teatrale, e voleva aggiungere altre due settimane di pratica sul palco."
Uno dei momenti più iconici del film è la scena in cui Mr. Blonde, il personaggio di Michael Madsen, tortura Kirk Baltz tagliandogli un orecchio dopo aver ballato sulle note di Stuck in the Middle With You dei Stealers Wheel. L'attore ha dichiarato:
"Non ho mai fatto quella scena nelle prove, ne ero piuttosto spaventato. Non sapevo cosa fare, la sceneggiatura diceva 'Mr. Blonde balla in modo maniacale'. Continuavo a chiedermi 'Che cazzo significa? Tipo Mike Jagger? Come cazzo la faccio?'. Ho sentito la musica e mi sono detto 'Ok, mi invento qualcosa', e ho iniziato a pensare a James Cagney. In un film, che non ricordo, faceva questo strano piccolo balletto, mi è venuto in mente e ho provato a rifarlo. Alla fine la scena che è entrata nel montato finale è stata la prima che ho fatto."
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Tarantino ha parlato delle prime proiezioni ai festival e di quante persone siano uscite dalle sale, compreso un nome di livello:
"Ho iniziato a contare le persone che se ne andavano durante la scena della tortura e sono arrivato a 33. Poi ho pensato che al Sitges Horror Film Festival avrebbero resistito bene, visto che avevano appena fatto vedere Splatters, gli schizzacervelli di Peter Jackson, e invece anche lì 5 persone sono andate via, tra cui Wes Craven! Il fottuto Wes Craven che ha fatto L'ultima casa a sinistra! Il mio film era davvero troppo duro per lui?"
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Infine, Tarantino ha ricordato uno dei suoi momenti preferiti della lavorazione, che non è avvenuto sul set ma a casa di Harvey Keitel durante una cena con il cast:
"Ho realizzato solo lì che dopo le prove mi ero tolto moltissima pressione cinematografica. Questi ragazzi erano perfetti nelle loro parti, avevano un grande feeling, avevano capito benissimo il materiale. Ho pensato 'Cazzo, se continuo così ho davvero un film. Tutto ciò che riesco ad aggiungere sarà un'ottima glassa, ma ho già una vera torta'".
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