Ora abbiamo la conferma che i progetti futuri sull'ipotetico porno annunciato da Lars Von Trier nella turbolenta conferenza di Cannes erano seri. Il regista danese è impegnato nella preparazione della nuova pellicola, intitolata The Nymphomaniac, che verrà girata la prossima estate. A darci le prime informazioni è Peter Aalbæk Jensen, socio di von Trier, che ha parlato del film come di un "viaggio nella vita erotica di una donna da zero a cinquant'anni". Il film verrà girato in lingua inglese e ne verranno realizzate due versioni, una delle due epurata delle scene che non otterrebbero il visto censorio. The Nymphomaniac, diviso in otto capitoli, sarà "molto divertente e molto erotico".
In attesa di ulteriori notizie riguardo a questa nuova pellicola, anche Lars von Trier interviene in prima persona sui media in relazione al massacro che ha sconvolto la Norvegia. Spesso le dichiarazioni provocatorie e un tantino deliranti di von Trier hanno fatto notizia più delle sue disturbanti opere, ma stavolta il regista ci tiene a mettere una distanza tra le sue farneticazioni hitleriane a Cannes e le dichiarazioni rilasciate dal killer norvegese Anders Behring Breivik, che su Facebook ha indicato Dogville come uno dei suoi film preferiti. Il commento di von Trier non si è fatto attendere a lungo. "Mi sento malissimo al pensiero che Dogville, una delle mie opere di maggior successo, possa aver influenzato in qualche modo le azioni del killer. E' orribile. Il mio intento con Dogville era l'esatto opposto. Volevo riflettere sul senso della vendetta e prenderne le distanze, analizzare i sentimenti della protagonista ed evidenziare come non sia mai tutto bianco o tutto nero". Il regista ha aggiunto che "l'ultima scena di Dogville presenta dolorose somiglianze con ciò che è successo a Utoya, e se mi chiedete se sono triste per aver fatto il film vi dico di si. Se fosse provato che l'assassino è stato ispirato da Dogville, mi pentirei di averlo girato, ma ciò che volevo fare era educare il pubblico, non ispirare violenza".