Più di 450 creativi, dirigenti e professionisti di Hollywood ebrei hanno firmato una lettera aperta in cui denunciano il discorso agli Oscar 2024 del regista de La zona d'interesse Jonathan Glazer. L'elenco dei co-firmatari fornito a Variety lunedì mattina copre un'ampia fascia del settore includendo attori (Debra Messing, Tovah Feldshuh), dirigenti (Gary Barber, Gail Berman), creatori (Amy Sherman-Palladino), registi (Eli Roth, Rod Lurie), produttori (Lawrence Bender, Amy Pascal, Hawk Koch, Sherry Lansing) e rappresentanti (Jake Fenton della UTA, Jeffrey Greenberg di Gersh, l'avvocato Craig Emmanuel). Circa altre 50 persone hanno aggiunto i loro nomi da quando la lettera aperta è stata pubblicata per la prima volta.
La dichiarazione del gruppo afferma: "Rifiutiamo che la nostra ebraicità venga saccheggiata allo scopo di tracciare un'equivalenza morale tra un regime nazista che ha cercato di sterminare una razza di persone e la nazione israeliana che cerca di evitare il proprio sterminio".
La lettera prosegue: "L'uso di parole come 'occupazione' per descrivere un popolo ebraico indigeno che difende una patria che risale a migliaia di anni fa e che è stata riconosciuta come Stato dalle Nazioni Unite, distorce la storia. Dà credito alla moderna diffamazione del sangue che alimenta un crescente odio antiebraico in tutto il mondo, negli Stati Uniti e a Hollywood".
Finora Jonathan Glazer ha rifiutato di commentare la lettera scritta in risposta al suo discorso di accettazione dell'Oscar come miglior film internazionale in cui il regista ha invocato il cessate il fuoco a Gaza esclamando: "Tutte le nostre scelte sono state fatte per riflettere e confrontarci nel presente, non per dire guardate cosa hanno fatto allora, ma piuttosto guardate cosa facciamo adesso. Il nostro film mostra dove conduce la disumanizzazione nella sua forma peggiore. Ha plasmato tutto il nostro passato e presente. In questo momento, siamo qui come uomini che rifiutano la loro ebraicità e l'Olocausto, dirottati da un'occupazione che ha portato al conflitto così tante persone innocenti. Che si tratti delle vittime di ottobre, delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell'attacco in corso a Gaza, tutte vittime di questa disumanizzazione, come possiamo resistere?"
Il discorso di Jonathan Glazer è stato accolto con alcuni applausi al Dolby Theatre da attori attivisti come Mark Ruffalo e ha riscosso il sostengo di registi come Asif Kapadia e Jesse Peretz, ma ha sollevato molte polemiche nel mondo ebraico. Feedback