"Quando ho ricevuto lo script su Stephen Hawking, l'ho letto e mi è piaciuto molto, ma volevo che il film rispecchiasse il punto di vista della ragazza che si innamora di lui. Quindi si racconta la storia di chi vive con una persona disabile e geniale al tempo stesso. Ed è questo che rende la pellicola diversa da un semplice film autobiografico." In questo modo il regista James Marsh svela alcuni particolari de La Teoria del Tutto in una featurette esclusiva che accompagna il lancio in homevideo della pellicola dal 29 aprile. Ricordiamo che il film ha ricevuto una vera e propria valanga di riconoscimenti. Tra questi l'Oscar, assegnato a Eddie Redmayne come miglior attore protagonista, due Golden Globe, tra cui miglior colonna sonora originale, e tre BAFTA.
Molto si deve, naturalmente, all'incredibile figura di Stephen Hawking che ha ispirato questo racconto intimo e personale per dimostrare che, fino a quando c'è vita c'è speranza. La vicenda, infatti, inizia all'Università di Cambridge nel 1963. Qui un giovane e geniale Hawking scopre di essere affetto da una malattia degenerativa che nel corso degli anni, e anche piuttosto velocemente, lo costringe sulla sedia a rotelle e all'immobilità. Questo, però, non gli proibisce di diventare una delle menti più brillanti e innovative nell'ambito della fisica, di occupare la cattedra che fu di Newton e di sposare Jane, interpretata da Felicity Jones. I due lotteranno insieme per ottenere dalla vita più di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Il tutto raccontato con un forte senso vitale perché, come lo stesso regista ricorda, "il film tratta dell'enorme contributo che Hawking ha dato alla scienza. Ed è un tema molto positivo. E la bellezza della verità sorprende più di qualsiasi finzione."