Il regista John Musker, leggendario animatore della Disney, ha criticato la versione live-action de La sirenetta uscita nelle sale lo scorso anno mettendone in evidenza i difetti a confronto con la sua versione animata.
Musker, che ha all'attivo classici come Aladdin, La sirenetta, Hercules, La principessa e il ranocchio e Oceania_, realizzato insieme a Ron Clements, è tutt'altro che indulgente col remake live-action della fiaba di Ariel, puntando il dito contro le scelte espressive e i cambiamenti nella trama.
"Penso che le scelte fatte con La Sirenetta siano discutibili", ha detto al quotidiano spagnolo El Pais. "Non hanno enfatizzato la storia padre-figlia, e quello era il cuore del film, in un certo senso."
Inoltre, Musker ha trovato carente l'animazione dei personaggi animali: "Prendete il granchio: se andate a guardare gli animali vivi in uno zoo e hanno più espressione, come nel Re Leone. Questo è uno degli ingredienti fondamentali della Disney, è il fascino. Questo è ciò che l'animazione sa fare meglio."
Per il regista i problemi dello studio deriverebbero dal timore di correre dei rischi: "Le aziende si chiedono sempre: 'Come possiamo ridurre i rischi?' 'A loro piace questo, vero? Lo rifaremo e glielo venderemo in una forma diversa.'"
John Musker a ruota libera contro Disney
Nel corso dell'intervista, John Musker ha rivelato che, dopo il successo di Toy Story, la Disney ha considerato brevemente di rifare tutti i suoi classici animati con l'animazione digitale. L'ex animatore ha inoltre criticato la scelta dello studio di anteporre il messaggio all'intrattenimento, a suo parere uno dei motivi per le ingenti perdite subite al botteghino negli ultimi tempi:
"Non stavamo cercando di essere woke, ma capisco le critiche. I classici Disney non sono nati per trasmettere un messaggio. Volevano coinvolgere il pubblico nei personaggi, nella storia e nel mondo, e penso che questo sia ancora il nocciolo della questione. Non devi escludere i tuoi obiettivi, ma devi prima creare personaggi con cui simpatizzi e che siano avvincenti."
Ha anche esortato la Disney a tornare a mettere la storia al centro dei film dicendo: "Penso che debbano correggere il tiro e mettere in secondo piano il messaggio, anteponendo l'intrattenimento, una storia avvincente e personaggi coinvolgenti".