Dopo 17 anni, Brendan Fraser torna con La Mummia 4 e promette di rimediare alla deviazione narrativa del terzo capitolo. Il nuovo film riporterà Rick ed Evelyn O'Connell sulla strada che l'attore avrebbe voluto già nel 2008, insieme al ritorno di Rachel Weisz.
Fraser vuole sistemare ciò che non ha funzionato ne La Mummia
La conferma ufficiale è arrivata: Brendan Fraser sarà protagonista di La Mummia 4, e non si tratta di una semplice operazione nostalgia. Parlando all'Associated Press, l'attore è stato cristallino nel rivendicare la sua visione originale: "Il film che volevo fare non è mai stato realizzato".
Nel 2008, La mummia - La tomba dell'Imperatore Dragone aveva portato la storia lontano dall'Egitto, spostando l'azione in Cina per intrecciare la trama con l'iconografia della Terracotta Army. Una scelta, secondo Fraser, legata soprattutto a esigenze industriali piuttosto che narrative.
Ha spiegato infatti che "la NBC aveva i diritti per trasmettere le Olimpiadi quell'anno, quindi hanno unito le due necessità e siamo andati in Cina". Un compromesso produttivo che non gli ha impedito di lavorare con professionalità e di definirsi orgoglioso del risultato, anche perché l'esperienza a Shanghai fu per lui "incredibile". Tuttavia, quell'impostazione non rappresentava il capitolo conclusivo che immaginava per Rick ed Evelyn O'Connell.
Con il nuovo film, Fraser avrà finalmente la possibilità di chiudere il cerchio a modo suo. E ad alimentare ulteriormente l'entusiasmo è l'atteso ritorno di Rachel Weisz, assente nel terzo capitolo - dove fu sostituita da Maria Bello - per motivi personali e per divergenze sul copione. La coppia Rick-Evelyn, pilastro emotivo della saga, torna così al completo.
La Mummia 4 come riscrittura affettiva
Nonostante l'affetto di Fraser per il terzo capitolo, La mummia - La tomba dell'Imperatore Dragone non ha retto alla prova del pubblico: 13% su Rotten Tomatoes e un sonoro 30% di gradimento da parte degli spettatori. Un responso che ha confermato la perdita del segreto alchemico che aveva reso iconico il primo capitolo del 1999 e il suo seguito. La Mummia non era un capolavoro da critica, ma era puro cinema d'avventura: ironia, romanticismo, azione e un cast con un'alchimia difficilmente replicabile.
Nel nuovo progetto, l'obiettivo dichiarato è restituire quella formula vincente, privilegiando l'elemento umano rispetto all'inflazione di effetti visivi che aveva schiacciato l'ultimo capitolo. La speranza è di offrire una chiusura degna alla storia degli O'Connell: non un'escalation di CGI, ma un ritorno allo spirito originario che fece amare i personaggi.
L'operazione ha tutte le caratteristiche di una correzione tardiva, ma anche di un gesto personale: un attore risalito alla ribalta dopo anni difficili che torna al ruolo più amato del pubblico, e lo fa per riscrivere la storia nel modo in cui avrebbe voluto allora.
Se La Mummia 4 riuscirà davvero a dare ai fan ciò che attendono da quasi vent'anni, non sarà solo un sequel. Sarà una rivincita, per Fraser, per il franchise e per chi non aveva mai smesso di sperarci.