Paul Schrader ha commentato Killers of the Flower Moon, il nuovo film diretto dal suo amico Martin Scorsese, criticando leggermente la scelta del ruolo affidato a Leonardo DiCaprio.
Il filmmaker ha collaborato con il regista in occasione di Taxi Driver e Toro Scatenato, di cui ha scritto la sceneggiatura, e ha condiviso le sue opinioni con la testata francese Le Monde.
L'opinione di Schrader
Il regista Paul Schrader non ha esitato a condividere la sua opinione su Killers of the Flower Moon dichiarando che si tratta di "un buon film". Il filmmaker ha poi aggiunto: "Marty mi paragona a un miniaturista fiammingo. Lui sarebbe maggiormente una persona che dipinge affreschi rinascimentali. Dategli 200 milioni di dollari, ne uscirà inevitabilmente qualcosa di buono".
Schrader non ha però esitato a sottolineare: "Detto questo, avrei preferito che Leonardo DiCaprio interpretasse il ruolo del poliziotto in Killers of the Flower Moon, piuttosto che quello dell'idiota. Trascorrere tre ore e mezza in compagnia di un idiota è un periodo di tempo molto lungo".
Killers of the Flower Moon è un racconto di frontiera al contrario
Le modifiche allo script
DiCaprio, inizialmente, avrebbe dovuto avere la parte dell'agente dell'FBI Tom White. Scorsese ha trascorso ben due anni sviluppando la sceneggiatura raccontando la storia dal punto di vista di White, che si era occupato delle indagini sugli omicidi avvenuti negli anni '20 nella tribù Osage. DiCaprio, tuttavia, ha chiesto di modificare lo script e di interpretare Ernest Burkhart, il veterano della prima guerra mondiale che viene coinvolto dallo zio nel suo progetto di derubare i nativi americani. La parte di White è poi stata affidata a Jesse Plemons.