Justice League, Ray Fisher: "Joss Whedon ha cambiato il colore della pelle di un attore in CGI"

Nuove accuse di razzismo piovono sulla testa di Joss Whedon colpevole, secondo l'attore Ray Fisher, di aver eliminato molti attori di colore da Justice League e di aver modificato il colore della pelle di un attore nero in CGI.

La star di Justice League, Ray Fisher, rincara la dose muovendo nuove accuse al regista Joss Whedon in un intervista a Forbes in cui svela che Whedon avrebbe cambiato il colore della pelle di un attore nero in CGI eliminando, inoltre, numerosi attori di colore presenti nella prima versione del film inclusi la Iris West di Kiersey Clemons, il Ryan Choi di Zheng Kai e Ellinore Stone, interpretata da Karen Bryson.

Justice League: Cyborg dalle prime immagini diffuse al Comic-Con 2016
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"Quello che ha infiammato la mia anima e mi ha costretto a parlare di Joss Whedon quest'estate è stato il fatto che venissi informato che Joss aveva ordinato che la carnagione di un attore di colore fosse cambiata in post-produzione perché non gli piaceva il colore del suo tono della pelle" ha rivelato Ray Fisher a Forbes. "Amico, con tutto ciò che è stato il 2020, questo per me è stato il punto di svolta."

Justice League: Zack Snyder sul set insieme a Ray Fisher
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Secondo l'interprete di Cyborg, questa decisione era indicativa del livello di razzismo e dell'atmosfera tossica presente sul set di Justice League. Fisher punta il dito anche contro i dirigenti di Warner Bros., Geoff Johns e Jon Berg, accusandoli di complicità insieme all'attuale capo della Warner Toby Emmerich.

"Prima di iniziare i reshoots di Justice League, in più occasioni ci sono state conversazioni a sfondo razzista tra i vecchi e gli attuali dirigenti. A queste conversazioni hanno partecipato Geoff Johns, Jon Berg e l'attuale capo del Warner Bros. Pictures Group Toby Emmerich. La tempistica era solo uno dei problemi nel processo di ripresa. Ci sono stati scoppi d'ira, minacce, coercizione, scherno, condizioni di lavoro non sicure, i lavoratori sono stati sminuiti e umiliati. A raccontarlo non ci si crederebbe".

Justice League: le accuse di Ray Fisher contro Joss Whedon e Geoff Johns danno il via a un'indagine

Dopo le dichiarazioni rilasciate da Ray Fosher a Forbes, la reazione di Joss Whedon non è tardata ad arrivare. Un portavoce del regista, che avrebbe chiesto di restare anonimo, ha dichiarato a CinemaBlend:

"L'individuo che ha rilasciato queste dichiarazioni ha riconosciuto che questo era solo qualcosa che gli era stato raccontato qualcun altro e l'ha accettato come verità, quando in realtà una semplice ricerca avrebbe dimostrato che era falso. Come è normale in quasi tutti i film, c'erano numerose persone coinvolte nel mixare il prodotto finale di Justice League incluso il montatore, il responsabile degli effetti speciali, ecc, con il senior colorist responsabile del tono, dei colori e dell'atmosfera della versione finale. Questo processo è stato ulteriormente complicato dal fatto che Zack Snyder ha girato su pellicola, mentre Joss Whedon ha girato in digitale, cosa che ha richiesto al team, guidato dallo stesso senior colorist che ha lavorato su film precedenti di Zack, di amalgamare le riprese dei due".

Ed ecco la risposta polemica di Ray Fisher a CinemaBlend: "Questa è solo la difesa di Jon Berg che ha dato aria alla bocca 'Fisher se l'è presa per chissà cosa'. Sto cercando di fare del mio meglio per essere sicuro che Joss Whedon e Jon Berg non siano in condizione di essere gettati sotto il bus dalle accuse di altri. Ma quando se ne escono pubblicamente con queste mezze scuse, mi rendono il lavoro molto più difficile. Sto sistemando la mia famiglia per la notte. Domani avrò una risposta più approfondita".