Jumanji, il film cult con il compianto premio Oscar Robin Williams e una piccola Kirsten Dunst, torna stasera su Nove alle 21:25 per far rivivere a tutti uno dei giochi più divertenti e insieme inquietanti del cinema. "Un gioco che sa trasportar chi questo mondo vuol lasciar. Tira i dadi per muovere la pedina, i numeri doppi tirano due volte, e il primo che arriva alla fine vince".
La trama di Jumanji ci riporta nel lontano 1869, quando due ragazzi seppelliscono una misteriosa cassa sotto terra. A un secolo di distanza, nel 1969, Alan Parrish, 12 anni, sente un rullo di tamburi e comincia a scavare su un cantiere, fino a riportare alla luce la stessa cassa. Cosa contiene? Un magico gioco da tavola: Jumanji! Alan e la sua amichetta Sarah iniziano a giocare ma il ragazzino viene inghiottito nella fantastico mondo del gioco, una realtà parallela che ha per ambientazione una jungla. 26 anni dopo, nel 1995, la villa della famiglia Parrish è in malora. Due bambini orfani, Peter e Judy (Kirsten Dunst), vi si trasferiscono con la zia e, guidati da un rullo di tamburi, si ritrovano in soffitta, davanti a dei dadi e a Jumanji! Il gioco è pronto per ricominciare...
Jumanji è tratto da un albo illustrato di Chris Van Allsburg del 1981. Nel 1995 è Joe Johnston a portarlo al cinema, e non viene scelto a caso in quanto è un esperto di effetti speciali che ha affinato la sua tecnica lavorando per la Industrial Light and Magic di Lucas. Seppur gli effetti speciali possano far sorridere a distanza di 24 anni, nel 1995 il film venne salutato come "spettacolare" da molta della critica e dal pubblico. A contribuire senza dubbio a quello spettacolo anche una sceneggiatura che, nella sua semplicità, è in grado di trasportare lo spettatore non solo nel favoloso e spaventoso mondo di Jumanji ma anche nell'adrenalinico ruolo del giocatore. Il tocco di magia in più? La tenera e brillante interpretazione di Robin Williams nel ruolo di Alan Parrish, un dodicenne diventato uomo in un mondo che non c'è.